di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani
Questo referendum del 4 dicembre propone una bella schifezza agli italiani all’estero: fare a meno volontariamente, votando “sì”, di sei senatori da eleggere in futuro nella Circoscrizione estero. 16 su diciotto compreso tutto il MAIE voteranno e faranno votare “sì” per l’abolizione di sei senatori all’estero. Questo motivo, da solo, basterebbe a far degradare tutta la storia e le battaglie dei residenti all’estero. Butterebbe alle ortiche tutto quello per cui Mirko Tremaglia ha lottato un terzo della sua vita. Eppure c’è chi ha avuto la sfrontatezza e l’incoscienza, che poi la dice lunga sulla qualità degli esseri umani che hanno osato, di dire che Tremaglia fosse in vita, voterebbe “sì”. E’ grave affermare ciò perché si insinua nella testa della gente, dell’elettorato, un messaggio inesistente che falsa non solo la storia ma offende anche la memoria dell’unico Ministro degli italiani nel mondo che sia mai stato nominato in un Consiglio dei Ministri. E’ gravissimo perché oltraggia il ricordo di chi non c’è e non può rispondere. Fosse stato in vita, Mirko Tremaglia, e fosse stato impossibile anche per lui evitare questo schifo di referendum, siamo certi così come domani il sole ritornerà a splendere all’orizzonte, avrebbe posto un veto insormontabile: i sei senatori eletti all’estero sarebbero stati INTOCCABILI. Nessuno può azzardarsi a riscrivere una storia alla quale abbiamo partecipato in prima persona. Cosa hanno al posto della coscienza questi individui?
