Internet è senza dubbio il mezzo di comunicazione più potente che adesso abbiamo a disposizione: riesce a trasmettere informazioni in pochissimo tempo da una parte all'altra della Terra. Che sia tramite l'utilizzo dei social network o di una qualunque pagina web, internet ha permesso a milioni di persone di accedere a informazioni di qualsiasi tipo con pochissimi click.
Se la nostra memoria o la stampa cartacea conoscono l'oblio (almeno per i fatti di scarso rilievo), non si può dire lo stesso per il web, in particolar modo nei casi in cui qualcosa diventi virale. Tutto dipende dall'utilizzo che si fa di questo strumento. Senza internet non avremmo avuto molte immagini amatoriali del conflitto siriano, che hanno portato alla luce gli orrori avvenuti ad Aleppo e Palmira. Infatti, per quando rapida, la censura dei vari regimi arriva sempre in ritardo rispetto alla pubblicazione e condivisione di un video. La mancanza di un oblio in internet porta tantissimi altri vantaggi soprattutto in ambito culturale, che per necessità di sintesi non verranno citati.
Ma cosa succede quando un contenuto inappropriato o contrario alla legislazione viene uploadato sul web? Nel caso in cui qualcuno lo segnali in modo tempestivo,ovvero subito dopo la pubblicazione, questo viene rimosso o da chi ha postato il contenuto, o dal proprietario del sito (nei casi dei social network) o dalla polizia postale. Ma se prima dell'intervento di uno dei questi soggetti qualcuno lo ha già scaricato e ripostato? E se invece di una fossero centinaia se non migliaia di persone? A quel punto diventa impossibile arrestare uno mezzo potentissimo come internet: ciò che finisce sul web, rimane sul web.
Questa è una dura realtà da accettare ed ha purtroppo portato al suicidio Tiziana Cantone: la ragazza napoletana aveva girato un filmino hard con un uomo, lo aveva condiviso con pochi amici e, contro il suo volere è finito sul web diventando virale in pochissimo tempo. A nulla sono valsi gli sforzi della ragazza per far rimuovere il filmato. Una situazione simile era successa qualche anno fa a Belen Rodriguez: anche in quella circostanza un ex compagno della showgirl aveva pubblicato un video hard con lei come protagonista. Quel caso fu molto più grave di quello della Cantone poiché Belen all'epoca del video era minorenne. Nonostante i suoi tentativi per cancellarlo, esso è ancora reperibile.
La questione è un po' diversa per Diletta Leotta: in questo caso le sue foto intime non sono finite su internet perché un ex fidanzato le aveva pubblicate per vendicarsi, ma poiché degli hacker avevano violato il suo Cloud entrando in possesso di sue immagine strettamente private. Anche in questo caso le foto sono state immediatamente postate su internet. Nulla ha potuto la giornalista di Sky: sebbene sia andata tempestivamente dalla polizia, sembra quasi impossibile cancellare in modo definitivo quelle immagini dal web.