Poiché non ho ritenuto opportuno dialogare con un frequentatore del blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi, la signora Benedetta (nome di fantasia) ha dato giudizi sulla mia persona: ha detto che non devo essere sereno, e da buona cristiana si è domandata quali possano essere le cause. Ha detto poi che sono molto arrabbiato. Ed anche questo è per lei, buona cristiana, motivo di preoccupazione. Perché Renato è così arrabbiato? Così anch’io mi sento autorizzato a dare giudizi su Benedetta. Secondo me, vedendo come ragiona su di me, Benedetta deve essere intelligentissima, buonissima, e non so perché, credo che sia anche bellissima, a differenza di me che sono bruttissimo e molto cattivo e anche un po’ stupido, anzi del tutto rimbambito. Buona, Benedetta, dolce, Benedetta, bella Benedetta. Allegrissima, Benedetta. Perché sarà sempre così allegra e
Io invece voglio spiegarle perché sono così inferocito. E’ a causa dei cilici, Benedetta, dolce Benedetta, bella Benedetta. Soffro, e anziché prendermela con me stesso me la prendo con gli altri. Ho due cilici, Benedetta buona dolce e bella, uno su una coscia, ma questo a dire il vero, tutto sommato, non mi tormenta troppo, anzi, le dirò un segreto: mi dà persino un segreto piacere. Sarò un po’ masochista? Ma il piacere deriva anche dal fatto che penso alla gioia del buon Dio nel vedere un figlio che soffre. Tutti i papà e tutte le mamme godono nel veder soffrire i figli. E il buon Dio è madre e padre.
E’ l’altro cilicio che mi rende sempre così arrabbiato. E’ un cilicio piccolissimo. Un cilicino. Una sorta di anello. Il tormento comincia quando mi trovo davanti a una bella donna, magari come lei Benedetta. Succede una cosa, nonostante l’età, succede una cosa… ma no, non glielo dico… insomma è in quel momento in quella occasione che il cilicino mi fa vedere le stelle. Non le dico, bella, buona, allegrissima Benedetta, non le dico. Mi fa veder le stelle.
Renato Pierri