Diamo i numeri
Ebbene sì, amo i numeri: sono sintetici e dicono la verità. Faccio un esempio. Se scrivo che il fatturato dell’industria italiana, a marzo 2016, è sceso del 3,6 per cento rispetto a marzo 2015, posso fare a meno di fare un comizione contro Renzi, il suo governo e i parlamentari che gli votano tremila fiducie pur di non tornarsene a casa. Basta sventolare un numero: fatturato industria = meno 3,6. Poi il presidente del Consiglio può farsi il giro di venti televisioni affermando che stiamo meglio: la verità resta in un numero: -3.6.
Così per l’inchiesta giornalistica che il giornale Libero sta conducendo da un paio di settimane sugli sprechi dell’Inps a spese dei pensionati. Si possono leggere pagine su pagine, ascoltare pareri contrastanti, oppure ci si può affidare – nel caso degli immobili in cui sono investiti i nostri contributi previdenziali – a quattro numeretti, questi: appartamenti e locali di proprietà dell’Inps, 29mila; sfitti, 13mila; occupati abusivamente, 10mila; fittati, 6200. Se ancora non vi è chiaro, su 29mila immobili solo poco più di seimila producono un reddito.
Prendi tre paghi uno
Oggi sono triste. Stamattina sono andato dal giornalaio e, come faccio da cinquant’anni, ho comprato TV Sorrisi e Canzoni perché la famiglia possa orientarsi fra i palinsesti (spesso vacui) televisivi. Il buon giornalaio, in cambio del solito euro e mezzo, mi ha dato un pacco incellofanato pesante alcuni etti. Una volta a casa, ho aperto il pacco e ho trovato il Sorrisi e Canzoni (148 pagine a colori), Panorama (128 pagine a colori) e Tustyle (148 pagine a colori). Tutti in carta patinata. Tre testate, 420 pagine, il tutto a un euro e cinquanta. Da giornalista di carta stampata ho pensato con amarezza: ecco quanto vale, oggi, la carta stampata.
Voi direte: ma c’è la pubblicità che paga. Sì, però io faccio il giornalista e pensare di dover scrivere articoli per poter appiccicarci vicino la pubblicità è come chiedere a un medico di operare un paziente non per salvargli la vita ma per incrementare il commercio di ferri chirurgici.
Ammazza che naso lungo!
Visto che hanno avuto la bontà di regalarmi Panorama, diamo una lettura e facciamone buon uso. Vale la pena di menzionare l’editoriale del direttore, Giorgio Mulè il quale, citando “Detti e contraddetti” di Karl Kraus, fa le pulci ai “detti e contraddetti” del nostro “amato leader”. Riporto fedelmente. “Oggi si sbarca in Libia, domani no. Oggi si decide di votare in due giorni, domani no. Oggi si dà il bonus per il figlio, domani no. Oggi si annuncia il bonus ai pensionati, domani sparisce. Oggi si annunciano tagli all’Irpef, domani si fa retromarcia…” E via dicendo, non trascrivo tutto per non tediarvi.
Dai falsi invalidi ai falsi residenti
Rassegniamoci, gli italiani sono…falsi: falsi ciechi, falsi zoppi, ora anche falsi residenti. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha denunciato 517 italiani i quali, dopo aver ottenuto l’assegno sociale, si sono trasferiti permanentemente all’estero continuando a incassare l’assegno. Qui ci sarebbe da dire un paio di cosette. La prima è che con l’assegno sociale si può campare in alcune parti del mondo ma non nel Belpaese. La seconda è che (dura lex sed lex) Inps e GdF potevano anche accorgersene prima visto che se uno deve pagare una multa o il canone televisivo sanno dove sta, con chi sta e quando sta. La terza è più grave: da anni alcune trasmissioni televisive hanno smascherato il giochino dei ricongiungimenti, ovvero chi ottiene il permesso di restare in Italia chiama il nonnetto che passa dal Sahara a Margellina avendo così diritto alla pensione sociale. Una volta sbrigata la pratica, il nonnetto se ne torna nel Sahara, e la pensione viene puntualmente versata a Margellina al nipote sveglio che sa come vanno le cose in Italia. Ma a questo, Inps e GdF non ci sono ancora arrivati.
Telegrafica(marginal)mente
I soliti giornalisti boccaloni o di parte hanno salutato col solito entusiasmo sinceramente democratico la visita “storica” (tutto è storico, ormai) di Barack Obama in Vietnam. Qui, l’unico uomo che ha ricevuto il Nobel per la Pace appena un mese dopo l’insediamento alla Casa Bianca (praticamente alla fiducia, perché democratico e nero) ha annunciato il disgelo dopo la famosa e sanguinosa guerra. E cosa ha promesso? Cheeseburgher? Pollo fritto? Iphon a prezzi scontati? No, ha detto che toglierà l’embargo sulle armi. Ora gli daranno il Nobel per l’Economia.
Quel furbone di Bobo Maroni, governatore della Lombardia, ha deciso di istituire l’Agenzia Anticorruzione regionale. Dopo una prima scrematura, le candidature sono rimaste in tre e lunedì 30 si dovrebbe decidere. Quasi certamente, per storia e titoli, il capo dell’Anticorruzione lombarda dovrebbe essere un certo…Antonio Di Pietro. A volte ritornano.
Questa è troppo bella. In tutta Italia si ripopolano cinghiali e nessuno si è ancora accorto che questi animali sono pericolosi e figliano come…maiali. Numerosi esemplari sono arrivati a passeggiare per le vie di Genova tanto che il Comune del capoluogo ligure sta pensando di abbatterli. L’operazione è coordinata dall’Assessorato all’Ambiente attualmente retto dall’assessore Italo…Porcile.
Mancavano solo gli striscioni “Pannella santo subito” viste le eruzioni mortali di italica ipocrisia alla morte dell’uomo che potrebbe anche essere ricordato come colui che ha ucciso in Italia l’istituto del referendum per averne fatto un abuso indecente. E poiché troppi ora ne parlano bene, freniamo i laureati in “lingue a Lecco” ricordando che fra le tante contraddizioni, il Marco nazionale era monarchico. Non solo era intervenuto un anno fa al Pantheon per i funerali dell’ex leader monarchico Sergio Boschiero, ma a casa conservava il tricolore con scudo sabaudo. Ma pochissimi hanno rivelato questo, forse per non disturbare i laudatores.
A che serve la trasparenza sui finanziamenti ai partiti? La legge che sblocca 45,5 milioni di euro per rimborsi elettorali è passata di corsa al Senato votata da tutti – destra e sinistra – tranne l’ opposizione del M5S e una paraculistica astensione di Sel. Ma ancor più bella è la legge che si sta approntando per i finanziamenti privati. Sino a cinquemila euro nessuna trasparenza; da 5mila a 15mila, per la “praivasi”, si può rendere noto solo se il donatore accetta (figurati!); solo sopra i 15mila euro scatta obbligatoria la trasparenza. Prevedo molte donazioni da 14.999 euro.
Annuncio su Facebook di una società per casting della serie Rai “Romanzo famigliare”: Cercasi un ragazzo arabo; un ragazzo slavo; una ragazza con neonato che allatti ancora; e, dulcis in fundo, un ragazzo tra i 15 e 18 anni, nano o con altra disabilità che faccia tenerezza. I maligni dicono che si sia presentato Brunetta ma è stato scartato perché non fa tenerezza.
I figli so’ piezze e…
La mia più ampia solidarietà, come italiano e padre, al sindaco piddino di Forlì che, stanco di vedere i muri della sua città deturpati da scritte idiote, ha istituito una speciale pattuglia. L’altra notte sono stati fermati due vandali, all’opera con bombolette in mano. Erano i due figli minorenni del sindaco.
Antonio Biella