Nel 2014, ricorrevano i 100 anni dell’Inda, l’Istituto nazionale del dramma antico. Per celebrare l’importante anniversario venne portata in scena presso il teatro greco di Siracusa l’Agamennone di Eschilo la stessa tragedia che, un secolo prima, nel 1914, debuttò proprio in quel teatro di pietra. Della programmazione del 50° ciclo di rappresentazioni classiche facevano parte anche le Coefore e le Eumenidi di Eschilo e le Vespe di Aristofane mentre la scenografia era stata affidata al Maestro Arnaldo Pomodoro.
Nell’anno 2016 sull’antico palco andranno in scena dal 13 maggio al 19 giugno l’Elettra di Sofocle e Alcesti di Euripide mentre dal 23 al 26 giugno Fedra di Seneca. La notizia della programmazione del 52° ciclo di rappresentazioni classiche siracusane per l’anno in corso è stata ufficializzata dal Commissario straordinario della Fondazione Inda e dai registi durante la conferenza stampa che si è tenuta il 21 aprile scorso presso il Salone Amorelli di Palazzo Greco a Siracusa.
L’Elettra aprirà la stagione e sarà diretta da Gabriele Lavia mentre a seguire vi saranno Alcesti il cui regista sarà Cesare Lievi e infine Fedra, che durerà solo 3 giorni e avrà la regia di Carlo Cerciello.
Tre donne saranno le protagoniste assolute delle calde serate al teatro greco di Siracusa. Fedra è una figura mitologica greca, figlia di Minosse e Pasifae; Elettra, figlia di Atlante e di Pleione era una delle Pleiadi insieme alle 6 sorelle e venne amata da Zeus e, infine Alcesti, personaggio mitologico ed eroina greca che si offre di morire al posto del marito. La sua grande generosità verrà premiata dagli dei che le consentiranno di tornare a vivere con il suo amato sposo re di Fere in Tessaglia e da quel momento lei assurgerà a simbolo di sposa fedele.
Nella stagione 2016 si colorerà dunque di rosa il palcoscenico in pietra del teatro greco di Siracusa costruito intorno al V sec. a.C. che nel 2015 ha fatto registrare 115.000 presenze, secondo solo all’Arena di Verona.
Al tramonto, intorno alle 19, avranno inizio le rappresentazioni. Il caldo non è ancora afoso. Una leggera brezza marina accarezzerà lo spettatore che sarà avvolto in quell’atmosfera unica che ogni anno si ricrea qui a Siracusa nel parco archeologico della Neapolis.