Tokyo ha accolto i Samurai Japan con la pioggia e una temperatura di 17 gradi, molto diversa da quella che hanno lasciato a Taiwan. La nazionale professionistica giapponese è stata letteralmente bombardata dai flash dei fotografi sia in uscita da Taiwan che agli arrivi dell'aeroporto internazionale di Haneda. Nessuno dei Samurai ha parlato con la stampa, a parte il manager Hiroki Kokubo. Che si esprime rigorosamente solo in Giapponese e si è limitato a dire che il suo partente per la partita di giovedì (ore 19 di Tokyo, le 11 in Italia; diretta su Fox Sports) sarà il giovane fenomeno Shohei Otani (classe 1994, Nippon Ham Fighters), lo stesso pitcher che ha dominato la Corea nella partita d'apertura del Premier12 l'8 novembre a Sapporo.
La Corea gli opporrà Ree Dae Eun, pitcher destro classe 1989 che nel torneo si è visto relativamente poco (ha lanciato solo con il Venezuela). Ree ha giocato dal 2008 al 2014 nell'organizzazione dei Cubs di Chicago negli Stati Uniti, arrivando fino al Triplo A. Nella stagione 2015 ha giocato in Giappone per i Chiba Lotte Marines.
Alla stampa il manager coreano Kim In Sik ha confidato di essere molto impressionato dal talento di Otani, ma di credere che il suo attacco possa fare meglio dell'8 novembre.
A chi parla di finale anticipata, lo skipper risponde gelido: “Non mi interessa pensare a cosa potrebbe succedere dopo giovedì”.
Alla stampa il manager coreano Kim In Sik ha confidato di essere molto impressionato dal talento di Otani, ma di credere che il suo attacco possa fare meglio dell'8 novembre.
A chi parla di finale anticipata, lo skipper risponde gelido: “Non mi interessa pensare a cosa potrebbe succedere dopo giovedì”.
Chi conosce bene Otani è il battitore designato della Corea Lee Dae Ho, che ha vinto il titolo giapponese con gli Hawks di Fukuoka e si è laureato miglior giocatore (MVP) della serie di finale.
“Nella prima partita non stavo bene, ora la mia condizione è migliore” ha detto al Japan Times “Se il Dome è un impianto favorevole ai battitori? Così si dice. Ma non dimenticate che nel baseball un buon battitore è quello che ci azzecca 3 volte su 10, quindi in battuta c'è sempre pressione.
“Nella prima partita non stavo bene, ora la mia condizione è migliore” ha detto al Japan Times “Se il Dome è un impianto favorevole ai battitori? Così si dice. Ma non dimenticate che nel baseball un buon battitore è quello che ci azzecca 3 volte su 10, quindi in battuta c'è sempre pressione.
La seconda semifinale (Stati Uniti-Messico) si gioca alla stessa ora di venerdì 20 novembre e sarà sempre trasmessa in diretta su FOX Sports.
Riccardo Schiroli
FIBS Communication manager
