Volterra e l’alabastro

Quando parliamo di Volterra pensiamo subito alla produzione dell’alabastro i cui capolavori sono conservati nel Museo Guarnacci accanto alla Pinacoteca Comunale. Tra le meraviglie custodite vi sono anche due cinerari di epoca etrusca. Gli etruschi facevano grande uso di questa pietra per costruire le urne dei defunti.

Volterra, di origini etrusche, sorge su una collina, alta 535 mt, alla confluenza con la Val di Cecina e con la Val d’Era. Il suo nome era Velhatri ed era una delle dodici lucumonie della confederazione etrusca. Era potente e ricca per via dell’estrazione dei minerali e del commercio di rame e di sale. Le tracce di questa civiltà sono testimoniate dalla Porta dell’Arco realizzata in pietra e ancora oggi ben conservata; la Porta Diana; i resti della cinta muraria; l’Acropoli con i resti dei templi. Lì sono stati rinvenuti anche un sistema di cisterne e molti ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti.

Volterra fu anche un importante centro romano le cui tracce si rinvengono nel famoso Teatro che sorge in prossimità delle mura medievali. Con la caduta di Roma subì numerose invasioni tra cui quella dei Longobardi e poi per alcuni secoli dal 929 d.C. fu governata dai vescovi alle dirette dipendenze dell’imperatore, fu poi teatro di lotte tra Guelfi e Ghibellini e da libero comune fu costretta ad assoggettarsi a Firenze.

Ma Volterra come si presenta oggi al turista è un borgo medievale integralmente conservato e circondato da mura costellate da numerose porte di accesso alla città. Il suo Palazzo dei Priori (con le targhe di terracotta smaltata che rappresentano gli stemmi delle famiglie fiorentine più importanti) e la splendida piazza ne sono una testimonianza. Come anche le case-torri medievali, il cui emblema è la Torre del Porcellino. Di grande bellezza è poi il Palazzo Pretorio e gli altri edifici.

A Piazza del Duomo si può ammirare invece il simbolo religioso di Volterra ovvero la sua Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e il Battistero di San Giovanni. Dalle Mura Etrusche si potranno ammirare le Balze di Volterra, fenomeno franoso che ha creato dirupi e voragini che col tempo hanno inghiottito alcune parti delle mura etrusche.

Moltissimi sono i monumenti, le chiese, i monasteri, gli oratori, le pievi (chiese rurali) e i palazzi rinascimentali da visitare come anche il Museo civico e la Pinacoteca, nella quale si può ammirare la pala raffigurante la Deposizione dalla Croce del Rosso Fiorentino, un pittore italiano.

Il Comune, considerato la prima vera Rocca costruita in Toscana, si trova in provincia di Pisa ed ha oltre 10.000 abitanti.

La città, costruita interamente in pietra, come di pietra, d’alabastro, è il suo artigianato lavorato nelle botteghe di Volterra, offre agli amanti della buona tavola dei piatti tipici toscani come le zuppe, tra cui la Ribollita, le pappardelle alla lepre, il cinghiale con funghi e polenta, gli insaccati e del buon vino.

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