Oggi l’ennesimo allarme sulla sicurezza dei farmaci è dilagato in tutta Italia. L'Agenzia Italiana del Farmaco, su segnalazione della ditta Nicox Farma Srl ha vietato l'utilizzo del medicinale EUCOMBIDEX con decorrenza immediata. Il collirio è usato per il trattamento delle Trattamento delle infiammazioni oculari quando è necessario un corticosteroide e quando esista un’infezione oculare o il rischio di infezioni oculari.
Un comunicato dell’AIFA, l’Agenzia Italiana per il Farmaco è eloquente nel precisare che:
“ A seguito della segnalazione da parte della ditta, concernente anomalie su confezionamenti primario e secondario, ai sensi dell' art. 70 del D. L.vo 219/2006 e per la motivazione sopra evidenziata, si comunica il ritiro da parte della ditta, del medicinale “EUCOMBIDEX 0,3%+0,1% coilirio, soluzione 1 flacone cla 5 ml”, AIC n. 039899012, lotto n. 690313 scad. 12/2016, della ditta Nicox Farma Srl, sita a Bresso (Milano), via Ludovico Ariosto, 21. Resta inteso che, nelle more del ritiro, il lotto sopra riportato non potrà essere utilizzato. La ditta Nicox Farma Srl dovrà assicurare l'avvenuto ritiro entro 48 ore dalla ricezione della presente comunicazione. Entro 5 giorni Ia ditta fornirà all' AIFA le informazioni su eventuali altri lotti interessati ed azioni correttive adottate. Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare l’avvenuto ritiro e, in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro dei lotti del medicinale.
In virtù di tale comunicazione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai pazienti in trattamento con il medicinale di verificare il numero di lotto e, nel caso corrispondesse a quello ritirato, di sospenderne l'uso e di rivolgersi al proprio medico per una nuova prescrizione. Sempre al medico di famiglia gli assistiti potranno rivolgersi per ottenere qualunque tipo di chiarimento sul provvedimento e per avere maggiori informazioni sui motivi che hanno portato al ritiro dal mercato del EUCOMBIDEX.
Lecce, 29 agosto 2015
Giovanni D’AGATA