SI REPLICA DOMANI Concerto del 04/07/2015 Le mani che fanno sognare Il chiostro Campitelli, sul finire del giorno, in un’atmosfera intima accoglie il concerto della straordinaria pianista macedone Emilija Marinova (perfetta traghettatrice di emozioni). Un viaggio musicale che lambisce luoghi e sentimenti dell’animo umano. Il primo brano racconta dell’amore impossibile tra una donna di Ohrid, città macedone e il suo conquistatore, il re ottomano, che “ domina la già dominata Ohrid”. Le parole scorrono fluide e si fondono con le musiche composte dall’artista, in una perfetta simbiosi tra due forze espressive, entrambe intente a raccontare l’amore e la sofferenza per l’invasione . Un amore struggente, sofferto eppur sempre vivo. Il percorso si snoda, passa dal nostalgico Ottobre di Cajkovskij, un brano fatto di chiaroscuri, in cui si riflette la lotta interiore dell’autore, alla dolcezza e l’ecletticità del compositore novecentesco, F. Poulenc, fino ad approdare all’argentino Astor Piazzolla. Le mani della pianista leggere danzano sui tasti del pianoforte, ci traghettano in luoghi esotici, che evocano suoni e culture di mondi lontani, dalla milonga del Angel a Libertango, per citarne solo alcuni. Il concerto termina con un altro compositore macedone Demitrije Buzarovski, che racchiude in se le bellezze della propria terra. Il cerchio si chiude, le tradizioni e la cultura macedone attraversano il concerto, la pianista Marinova ne è interprete, custode e compositrice, un’artista completa in grado di sublimare la propria cultura e tradizione, traferendola sui tasti del pianoforte. Lo scenario è suggestivo, il pubblico estasiato assiste ad un sublime concerto nella calda notte romana, all’ombra di una spettatrice insolita: una gigantesca magnolia. Lory Gorgoni di TEMPIETTONEWS Concerti del Tempietto Lunedì 6 Luglio 2015 ore 20.30 ÄŒAJKOVSKIJ POULENC MARINOVA BUZAROVSKI Emilija Marinova (pianoforte) Musiche di E. Marinova (Ohrid te sakam, Macedonian dances 1, 2 & 3), P. I. ÄŒajkovskij (Ottobre), F. Poulenc (Les Soirées de Nazelles); A. Piazzolla (Oblivion, Invierno porteño, Milonga del Angel, Libertango), D. Buzarovski (Dali pametvis Milice)
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