“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Così recita l’articolo 1 della Costituzione Italiana, approvato nella sua interezza il 22 marzo 1947, che fissa il risultato del referendum del 2 giugno 1946.
Monarchia o Repubblica? Fu la domanda che in quella storica giornata venne posta agli elettori italiani: il 54,3 % – per la prima volta vennero ammesse al voto anche le donne – si dichiarò a favore della Repubblica. Con un margine di due milioni di voti venne abolita la monarchia e l’ultimo re d’Italia, Umberto II di Savoia, succeduto al padre Vittorio Emanuele III, che abdicò in suo favore il 9 maggio del 1946, accettò l’esito del referendum e si avviò con la famiglia verso l’esilio in Portogallo.
Per l’Italia quel 2 giugno del 1946, dal quale ci separano 69 anni, fu un giorno memorabile. In quell’occasione gli italiani tornarono per la prima volta, dopo tanti anni, ad esprimersi liberamente e democraticamente sia sulla forma dello Stato che sui partiti che sarebbero andati a far parte dell’Assemblea Costituente cui sarebbe spettato il compito di redigere la nuova carta costituzionale. Ma soprattutto la grande novità di quella votazione fu la partecipazione delle donne al voto grazie alla legge del maggio 1945.
La festività del 2 giugno, annullata nel 1977 per via della crisi economica, venne ristabilita nel 2001 dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Le celebrazioni per il 69° anniversario della fondazione della Repubblica Italiana si svolgeranno in tutto il Paese che rivive ogni anno quell’atmosfera di giubilo degli elettori per la vittoria della Repubblica che portò libertà e democrazia.
A Roma, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella deporrà, la mattina del 2 giugno, all’Altare della Patria una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto e poi parteciperà alla rivista militare ai Fori Imperiali. Nel pomeriggio, come da tradizione, saranno aperti al pubblico, dalle 15.00 alle 19.00, i giardini del Quirinale con l’esecuzione delle bande dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare, della Polizia di Stato, dell’Esercito Italiano, della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica Militare.
Sulla Piazza del Quirinale il cambio solenne della Guardia d’Onore da parte del Reggimento dei Corazzieri a cavallo con la Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo ha dato inizio ai festeggiamenti del 2 giugno.