NOZZE GAY: GIGLI (PI-CD), BENE VIMINALE SU SENTENZA TAR LAZIO “SE PROCURE STANNO A GUARDARE I PREFETTI ATTIVINO MAGISTRATURA”

Roma, 27 MAR – “Apprezziamo la corretta interpretazione delle norme che prevedono il matrimonio solo tra persone di sesso diverso, ribadita oggi dal viceministro Bubbico rispondendo alla mia
interpellanza, e anche il fatto che il ministero stia valutando se ricorrere in appello contro la sentenza del Tar del Lazio, quando essa andrà in giudicato. Resta tuttavia il fatto che la magistratura non risulta essersi ad oggi attivata per far rispettare la legge a riguardo della illegittima trascrizione nei registri delle stato civile di diverse grandi città delle nozze gay contratte all'estero. Ci chiediamo se a questo punto debbano essere i cittadini e le associazioni a dover richiamare i procuratori della Repubblica al loro dovere, non rinunciando eventualmente a segnalare omissioni di atti d'ufficio. Sarebbe meglio tuttavia che fossero i prefetti a chiedere l'intervento della magistratura per evitare che lo stato civile diventi in Italia una pelle a macchia di leopardo”. Lo afferma il deputato Gian Luigi Gigli, del gruppo 'Per l'Italia-Centro Democratico'.
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Luca Finocchiaro
ufficio stampa
Gruppo Parlamentare PER L'ITALIA-CENTRO DEMOCRATICO
Camera dei deputati

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