Razionalizzare il personale infermieristico, ridurre fortemente l'attesa per la tac, aumentare anestesisti e radiologi, potenziare l'Obi e il settore cardiologico, consentire al reparto di Medicina di garantire i livelli essenziali d'assistenza, chiarire se nella nuova rete dell'assistenza sono stati diminuiti i posti letto del nuovo ospedale e ragionare da subito su una Stoke Unit di II livello a Vibo Valentia. Sono queste le principali richieste avanzate dalla deputata M5s Dalila Nesci, in seguito alla sua recente visita ispettiva all'ospedale di Vibo Valentia. La deputata M5s le ha elencate in una lettera indirizzata al direttore generale e sanitario dell'Asp vibonese, Florindo Antoniozzi e Carlo Truscello, nonché al commissario alla sanità regionale, Massimo Scura, e al governatore della Calabria, Mario Oliverio.
«Una situazione particolarmente critica – ha scritto la parlamentare nella sua lettera – si registra presso il reparto di Medicina, dove non si riesce ad assicurare i livelli essenziali d'assistenza e vi sono problemi per la reperibilità notturna. Servono più medici e infermieri». «Varrebbe valutare – ha aggiunto la parlamentare – la pronta previsione di una Stroke Unit di II livello proprio a Vibo Valentia. Si tratta di pensare già da ora alla strutturazione in loco di un adeguato settore neurochirurgico e di Neuroradiologia interventistica. A tal proposito si riporta che il 12 febbraio scorso la Regione Lombardia ha convocato una riunione degli esperti, in virtù delle ultime evidenze, importantissime, sulla gestione dell'ictus. Vibo Valentia, se la questione in argomento è posta e ragionata per tempo, potrebbe essere, nello specifico, riferimento per il centro-sud della Calabria». Il tour della deputata Nesci per gli ospedali calabresi proseguirà nelle prossime settimane e toccherà tutte le strutture pubbliche.
—