Milano. “Penso che siamo riusciti a creare una tensione positiva per questo progetto: sono davvero eccitato al riguardo”.
È la riflessione di Steve Porcaro, tastierista dei Toto, quelli di “Rosanna”, “Africa”, ”Out of love”, “Stop loving you” con cui furono ospiti nel 1988 a Sanremo, “99” e “Hold the line”, tanto per intenderci, alla vigilia della pubblicazione dell’album “Toto XIV”, in uscita il 23 marzo in Italia.
Il nuovo disco è il risultato di trent'anni di lavoro di musicisti di fama internazionale, grandissima esperienza, che hanno fondato il loro stile in melodie e arrangiamenti maestosi, nell'attualità dei loro testi che, il genio collettivo di Lukather, Paich, Porcaro, Williams e i loro compagni di gruppo portano alla luce. “Toto XIV” è il primo album di inediti della band dal 2006 di “Falling in Between”; tuttavia, il gruppo considera il nuovo disco il vero seguito di “Toto IV”, l’album che li ha fatti diventare delle superstar globali.
“Questo è una specie di ritorno al passato – ha rivelato il tastierista Steve Porcaro – Abbiamo immaginato questo disco come se fosse il Toto V, il seguito di Toto IV. Abbiamo voluto dare il meglio di noi stessi. Essere musicalmente onesti e fare la migliore musica possibile. Intrattenere la gente è il motivo per cui siamo al mondo”.
L'album include un cd e, nella ‘deluxe edition’, un dvd con documentario del ‘making of’, un ampio booklet con approfondita storia e intervista sul nuovo disco e foto esclusive in lussuoso ecol-book packaging, e verrà inoltre pubblicato in doppio vinile e in una super ‘deluxe limited edition’ che include il cd dvd in edizione ‘deluxe’, il doppio vinile, un poster esclusivo, una tshirt e una litografia della copertina.
“Penso ai Toto come unità e gruppo che ha una responsabilità quando esce e raggiunge la pubblica coscienza – ha ammesso il tastierista David Paich – C'è così tanto buio e negatività che penso occorra essere come quando Quincy Jones dice di fasci di luce che esplodono nell'oscurità”.
Al momento del ritorno in studio, i membri storici della band hanno portato i loro brani migliori per la realizzazione del disco.
“Quando ci metti in una stanza, e tutti mettono sul tavolo i loro pezzi, l'unica cosa che può succedere è che tutto si assembla perfettamente – ha detto il chitarrista Steve ‘Luke’ Lukather – Tutti danno il massimo nelle loro performance. Abbiamo davvero dato il meglio di noi stessi, sforzandoci a fare le scelte ottimali per realizzare le canzoni migliori. Sono davvero eccitato di sapere quello che le persone penseranno”.
Il disco comprende “Running out of time”, “Burn”, “Holy war”, “21st century blues”, “Orphan”, “Unknown soldier (for Jeffrey)”, “The little things”, “Chinatown”, “All the tears that shine”, “Fortune”, “Great expectations”.
“Stiamo parlando di una band dove tutti possono scrivere, dove tutti possono cantare e dove tutti possono suonare – ha aggiunto il cantante Joseph Williams – Siamo tutti coinvolti allo stesso modo come se fossimo una cosa sola”.
Uno dei fondatori, il bassista David Hungate, è ritornato nel gruppo: “Nessuno suona come David”, ha accennato Steve ‘Luke’ Lukather.
La batteria è stata suonata da Keith Carlock, il quale sarà però impegnato con gli Steely Dan e non potrà partecipare al World Tour 2015 dove invece suonerà Shannon Forest, così come nel tour Nord Americano del 2014. Luke parlando di Shannon ha confidato, “È un musicista di fama mondiale e siamo onorati di averlo ancora con noi a suonare”.
Il nuovo disco è stato co-prodotto da CJ Vanston, del quale Paich ha precisato: “Tutto quello che un produttore dovrebbe essere e anche di più: un produttore-musicista”.
Vanston a sua volta ha rivelato: “Non ci sono mai stati musicisti migliori sul pianeta, specialmente tutti insieme in una stessa band. È un disco meraviglioso e sono onorato di farne parte. Questo è stato un sogno che si è realizzato per me”.
“Williams poi ha rimarcato: “Immaginate di poter stare su un palco di fronte ad una folla enorme, di suonare musica meravigliosa con i migliori musicisti del pianeta e guardandoti intorno vedere tutti i tuoi migliori amici: questa è la cosa più bella che un musicista può sognare di avere”.
Porcaro ha poi sentenziato: “È molto difficile trovare le parole per spiegare come ci si sente tutti i giorni nel fare il nostro lavoro, dobbiamo solo ringraziare tutti i nostri fan”.
La band inizierà il tour con una presenza capillare nelle principali arene europee con apparizioni nei più importanti festival; il tour inizierà a Glasgow il 21 maggio, per poi portare i Toto in Italia il 3 luglio a Milano e il 5 a Roma con la vendita dei biglietti che è già iniziata. Il tour Nord Americano seguirà nell'estate del 2015 e la band sta pianificando anche un ritorno in Asia per la fine dell'anno.
Storicamente, ci sono stati pochi esempi nella storia della musica che individualmente o in gruppo hanno avuto un influenza sulla cultura pop come i Toto. Individualmente, i componenti della band hanno suonato in più di cinque mila album che hanno venduto oltre mezzo miliardo di copie. Tra questi album, Naras ha applaudito le performances con 225 Grammy Awards nomination.
I Toto hanno venduto 35 milioni di dischi e continuano ad essere oggi una band riconosciuta a livello mondiale capace di riempire gli stadi; rappresentano la cultura pop e sono una delle poche band degli anni settanta durate fino ai giorni nostri, con più di 35 anni di carriera. Non è esagerato sostenere che il 95% della popolazione mondiale abbia ascoltato una canzone suonata da un membro dei Toto.
Domenica scorsa è morto all'età di 59 anni a Los Angeles Mike Porcaro, storico bassista dei Toto che era malato di Sla.
“Nostro fratello Mike se n'è andato, in pace, nel sonno, nella notte, a casa e circondato dalla sua famiglia – ha scritto Steve Porcaro su facebook – Riposa in pace fratello mio”.
Franco Gigante