All’Assemblea regionale tutti, o quasi, uniti contro i nostri centri storici , o almeno quelli rimasti fortunatamente ancora integri. E così i deputati regionali senza farsene scrupolo rischiano di approvare una proposta di legge soprannominata sarcasticamente ‘rottama centri storici’ che se tramutato in legge darebbe il colpo di grazia ai centri storici della Sicilia e che assomiglia molto alla proposta di variante al centro storico di Catania presentata dall’attuale Giunta.
Un ulteriore premio alla speculazione edilizia nascosta, ma non troppo: dietro tale folle proposta (il tutto, come sempre da sessantanni) grazie ad uno Statuto mai ascoltato e essenzialmente grazie ad un’autonomia che ha solo fatto del male alla Sicilia ma, conseguentemente, ha fatto gli interessi di tanti politici di basso livello morale e culturale di cui la regione è ancora oggi strapiena.
Purtroppo constatiamo che nessun partito presente all’Assemblea regionale sarebbe escluso da ciò anche in considerazione di tale proposta di legge che equivarrebbe, se passasse, ad una devastazione senza vincoli urbanistici e piani particolareggiati, se non la richiesta di un singolo parere quello dei Sovrintendenti ai BB.CC. e PP. provinciali (che ricordiamo vengono incaricati a tempo dal Governo regionale e dunque politicamente ed ovviamene fino a quando non ‘pestano i piedi’ ai potenti di turno) e non per del tessuto storico delle città e dei paesi siciliani, in parte Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Alfio Lisi
Portavoce
Free Green Sicilia