LA VERA VIRTà™ DEI CRISTIANI àˆ LA LIBERTA Umberto Galimberti

Non è nell'obbedienza ai precetti della Chiesa, la ragione dell'identità religiosa dell'Occidente, ma nei valori che il Vangelo condivide con la laicità

Le differenze che lei evidenzia tra quanti, pur non concordando con le posizioni della Chiesa, non si allontanano e sia pure con qualche riserva rimangono nel suo recinto, e quanti invece si allontanano non condividendo le posizioni di volta in volta assunte dal Magistero ecclesiastico, ai miei occhi non sono assolutamente rilevanti, e neppure dipendono dall'anteporre la coscienza all'ubbidienza o l'ubbidienza alla coscienza.
Il motivo è dovuto al fatto che, prima di essere una fede da cui discende una morale, la religione è il più importante fattore antropologico che fonda l'identità di un popolo, per cui, per esempio, che si creda o non si creda in Dio, noi occidentali siamo tutti cristiani, perché la nostra antropologia è stato plasmata dai valori cristiani dell'uguaglianza degli uomini, che prima dell'avvento del cristianesimo non era riconosciuta, della loro libertà in contrapposizione alla diffusa schiavitù, della fraternità che invita a trattare il prossimo come se stessi. Se ci fa caso, questi valori sono stati ripresi dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese, che i cristiani da un lato e i laici dall'altro amano contrapporre ai principi religiosi, quando invece con “uguaglianza, libertà e fraternità” l'Illuminismo non fa che ribadire i valori di fondo enunciati dal cristianesimo. Ma lo stesso si può dire del marxismo che, almeno idealmente, oltre all'uguaglianza e alla fraternità, cerca di dare concretezza alla parola “libertà”, che non è tale se non si hanno sufficienti risorse economiche per poterne fruire. Che il cristianesimo sia il fondamento della cultura occidentale è particolarmente evidente oggi, mentre assistiamo quasi quotidianamente, ai massacri che il fondamentalismo islamico compie nei confronti delle comunità cristiane in Africa e in Medio Oriente. Non perché ce l'abbiano col Dio cristiano (che tra l'altro è lo stesso del Dio ebraico e del Dio islamico), ma con i valori cristiani che hanno dato forma alla cultura occidentale che loro vogliono sopprimere. Proprio perché la religione, prima di essere una fede, è un'antropologia che affonda le sue radici nel sentimento e nel vissuto profondo, che sono alla base dell'identità di un popolo e della sua appartenenza a un sistema di valori condiviso, le guerre di religioni sono le più feroci e cruente, perché promosse non da interessi contrastanti che si possono discutere e risolvere con strumenti razionali, ma da quel sottofondo irrazionale in cui si radica l'identità e l'appartenenza di un popolo. Questa è la ragione per cui, anche quando si scatenano guerre per interessi economici di nazioni contrapposte, perché il conflitto esploda è necessario appassionare i popoli alle simboliche che sono alla base della loro identità, di cui la religione è la simbolica prima e la più coinvolgente. Per questo non è interessante stabilire se si è cristiani per obbedienza o per coscienza, perché si è cristiani comunque (atei compresi) per il solo fatto che si è occidentali. Cristianesimo e Occidente sono nati insieme, hanno avuto nel bene e nel male la stessa storia, avranno perciò lo stesso destino.Non è nell'obbedienza ai precetti della Chiesa, la ragione dell'identità religiosa dell'Occidente, ma nei valori che il Vangelo condivide con la laicità.

Associazione Partenia

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