“Per colpe anche nostre, oggi ci troviamo nella situazione in cui intervenire in Libia è diventata una necessità ed una priorità”, interviene Manuel Santoro, Segretario politico del partito della Convergenza Socialista. “Pensare che, in Libia, il Califfato si fermi oppure venga fermato da un governo libico diviso e sfibrato è pura follia. Stiamo oggi pagando la nostra stessa “non-azione”, visto che la città di Derna era già stata occupata da gruppi jihadisti nell’Aprile del 2014”.
“Io non parlo di un intervento solo aereo”, continua Santoro. “Penso che oggi, per colpa dei nostri ritardi e delle nostre titubanze, dovremo affrontare un importante intervento di terra all’interno del mandato ONU. Dovremo, però, fare in fretta. L’Isis non aspetta mentre, spesso, l’ONU si.”
“Se l’Isis dovesse prendere il controllo definitivo della costa libica e dei porti principali”, continua Santoro, “avremo il serio problema, in futuro, di dover affrontare possibili e probabili sbarchi di gruppi armati, non solo di disperati in cerca di una vita. La costa italiana è vasta e di non facile monitoraggio. Per non parlare, poi, della difficoltà di riprendere il controllo di un Paese assoggettato e militarmente occupato da bandiere nere”.
“Auspico che il Governo ed il Parlamento si attivino al più presto, nelle prossime ore”, conclude Santoro, “e che l’azione concertata con gli altri Paesi europei e l’ONU sia per una definitiva democratizzazione del Paese libico.”
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