Paura, bombardamenti, razzi.
Gaza diventa una trappola su tre fronti:
per i palestinesi, per gli israeliani, per i giornalisti.
Un conflitto senza vie d’uscita,
la realtà dei fatti raccontata con coraggio dall’interno
Gabriele BARBATI
TRAPPOLA GAZA
Nel fuoco incrociato tra Israele e Palestina
pp 80 – euro 2,99
bit.ly/TrappolaGaza
La sera del 12 giugno 2014 tre ragazzi israeliani, Eyal, Gilad e Naftali, vengono rapiti e uccisi in Cisgiordania: è la scintilla della più sanguinosa guerra di sempre tra Israele e Hamas, conclusa solo a fine agosto con un precario cessate il fuoco e la morte di oltre 2100 persone.
Gabriele Barbati, giornalista di base a Gerusalemme, si ritrova testimone di una nuova ondata di odio tra israeliani e palestinesi, che porterà a un’incredibile esplosione di violenza, ritorsioni e interrogativi.
Trappola Gaza racconta due mesi di paura, bombardamenti e massacri, prima nel sud di Israele e poi dentro la Striscia. Barbati assiste alla trasformazione di Gaza in una trappola su tre fronti: per i palestinesi, bloccati dall’embargo e dalla chiusura delle frontiere. Per i giornalisti, soggetti a pressioni continue e sistematici tentativi di disinformazione dalla propaganda di entrambi gli schieramenti. Per Israele e Palestina, paralizzate in un conflitto apparentemente senza vie d’uscita.
Mentre l’Unione Europea cancella Hamas dalla lista delle organizzazioni terroristiche e Israele si avvicina alle cruciali elezioni del marzo 2015, Trappola Gaza regala al lettore un’analisi coraggiosa e senza compromessi, ricca di contenuti speciali come mappe, foto e video originali.
Un reportage puro: perché una guerra che causa migliaia di vittime si può solo raccontare a viso aperto e senza cautele sulla realtà dei fatti.
Gabriele Barbati @gabrielebarbati
E’ corrispondente di Radio Popolare e delle reti Mediaset a Gerusalemme dal novembre 2011. Si occupa di Israele e Palestina e del resto del Medioriente. Reporter, cameraman e montatore, collabora anche con media internazionali e con testate periodiche italiane. In precedenza è stato corrispondente dalla Cina di Radio Popolare e di SkyTg24, per i quali ha lavorato anche in Corea del Sud, India, Indonesia e Pakistan.
Riccardo Barbagallo
Ufficio stampa Informant
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