COMITATO SOS GIARDINO BELLINI

(Cittadini per la verità sulla 'Villa')

LA SOVRINTENDENZA OBBLIGHI IN AUTOTUTELA IL COMUNE AL RIPRISTINO DEI LUOGHI DALLO STESSO DEVASTATI DEL MONUMENTO VIVENTE ‘GIARDINO BELLINI’

Il Comitato SOS GIARDINO BELLINI, dopo le numerose denunce a mezzo stampa, ha chiesto formalmente alla Sovrintendenza ai beni culturali di revocare in autotutela i propri pareri, se sono stati dati favorevolmente, e contemporaneamente di mettere in essere ogni legittimo atto affinché il Comune di Catania ripristini i luoghi devastati della ‘Villa’: l’enorme voragine nella collina della musica creata da una tardiva variante ai deprecabili e depauperanti lavori di riqualificazione, costati ai cittadini decine di milioni di euro, lo sradicamento dell’arte topiaria vero emblema dei Giardini architettonici ottocenteschi, e, per ultima a luglio scorso, la cementificazione di diverse aiuole che danno in parte su piazza Roma: veri e propri atti vandalici istituzionali che oggi rendono il Giardino Bellini invulnerabile e indifeso.

Il Comitato nel denunciare ancora una volta (ma vergognosamente inascoltato da quelle istituzioni che invece di proteggere i beni culturali e paesaggistici della città come la ‘Villa’ ‘madre putativa’ adorata da tutti noi durante l’infanzia) hanno permesso gli incessanti sfregi contro un bene pubblico protetto dal Codice dei beni culturali e paesaggistici (decreto legislativo n. 42 del 2004 dunque antecedente ai fatti denunciati) e dalla Carta internazionale dei Giardini Storici detta ‘Carta di Firenze’ del 1981 anche in quanto considerato ’Monumento vivente’ e bene culturale inalienabile e immodificabile, permettendone solo il restauro.

Il Comitato ha chiesto, nel rispetto della normativa vigente, che i luoghi sfregiati dalle ruspe e dalle colate di cemento vengano ripristinati anche per evitare con la loro presenza non di trasfigurare per sempre l’entità peculiare del Giardino ma di richiamare e incentivare altri interventi di degrado (anche da parte di vandali come per altro è possibile già abbondantemente vedere anche a causa della scarsa sorveglianza e della inconsistente manutenzione) che altererebbero irrimediabilmente l’immagine storica del Giardino, considerato nei primi del novecento tra i più belli d’Europa, che lo ha reso per oltre cento anni ‘intoccabile’ in quanto degno di ammirazione e devoto rispetto.

Per il Comitato Alfio Lisi e Grazia Giurato

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