“Il sindaco Marino anziché puntare il dito contro il centrodestra farebbe bene ad informarsi circa la storia e gli ‘intrallazzi’ del suo partito, al governo di Roma per oltre trent’anni. In una vicenda così delicata non si può raccontare solo la ‘mezza messa’, omettendo dettagli fondamentali per l’opinione pubblica. Evidentemente il sindaco Marino è abituato a mentire”. Così dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri. “Per il momento gli unici dati certi nello tsunami che ha scosso le fondamenta della politica romana sono i nomi dei corruttori. Primo tra tutti il signor Buzzi – uomo delle cooperative capitoline, condannato per omicidio e graziato dal Colle, deus ex machina delle primarie truccate del Pd romano – ‘cresciuto’ nella Roma di Odevaine prima, degli assessori Ozzimo e Coratti poi. Ecco perché, dacché in prima battuta l’intera vicenda veniva strumentalmente etichettata come “fascio-mafia”, oggi si è decisamente ridimensionato il coinvolgimento degli uomini di centrodestra ed è stato corretto il tiro. Quando si sollevano le pietre vengono fuori tanti vermi. E anche in questo caso, di fianco ai corruttori, inevitabilmente son venuti fuori anche i nomi dei corrotti, uomini e donne legati trasversalmente al mondo politico e ‘beccati’ con le mani nella ‘marmellata’, sulle cui vicende auspichiamo la magistratura possa far luce a stretto giro. Per dirla con Shakespeare, dunque: caro Sindaco, c’è del marcio anche in ‘Danimarca’” conclude l’esponente azzurro.