007 numero 24, film prima e dopo Natale ed un onorevole sostegno

Il regista Sam Mendes ha annunciato il titolo e presentato il cast giovedì scorso, in diretta dai Pinewood Studios fuori Londra, con Daniel Craig che interpreterà Bond per la quarta volta e la speranza di replicare il succeso di Skyfall: il più grande incasso della saga, con più di un miliardo di dollari all’attivo.
Dicevamo del titolo: “Spectre”, che richiama il passato e l'organizzazione criminale che fece la sua prima comparsa nel romanzo di Ian Fleming “Operazione tuono” e poi nel primo film della serie: “Agente 007 – Licenza di uccidere”.
Nel cast anche il premio Oscar Christoph Waltz , Andrew Scott (Moriarty nella serie BBC Sherlock), Lea Seydoux, già vista nella Vita di Adele, Ralph Fiennes che torna come 'M', il capo dei servizi segreti di Sua maestà e la nostra Monica Bellucci. Della trama, invece, non si sa nulla, ma sappiamo che in questo film 007 si muoverà a bordo della nuova Aston Martin DB10.
Ulteriore garanzia è lo sceneggiatore: Jhon Logan, che ha scritto tutti gli 007 con Daniel Graig ed è autore anche delle partiture di “Ogni maledetta domenica”, “L’ultimo samurai”, “Star Trek Nemesis”, “Il gladiatore”, “The Aviator”, “Hugo Corbet”, “Lincoln” e “Noah”, oltre che degli splendidi e cinefili: “Rango”, “Sindbad-La leggenda” e “Coriolanus”.
In attesa del film per il prossimo anno, possiamo intanto bearci di grande cinema al Palazzo delle esposizioni di Roma, dall’11 dicembre all’8 febbraio, con la retrospettiva “Francois Truffaujt – i film della mia vita”, una carrellata di oltre 30 titoli presentati in pellicola 35mm e a ingresso libero, per celebrare il trentennale della scomparsa del grande cineasta.
La rassegna vede affiancati i capolavori di Truffaut (da Effetto notte a I 400 colpi, da L’uomo che amava le donne a L’ultimo metrò), ad alcuni dei film e degli autori da lui più amati, maestri come Hitchcock, Renoir, Welles, Bergman, Fellini, Vigo e Lubitsch.
L'evento, promosso da Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, La Farfalla sul Mirino, in collaborazione con Institut français Italia, vedrà la proiezione di opere celeberrime come La donna che visse due volte, La regola del gioco, Johnny Guitar, L’infernale Quinlan e L’Atalante e cicche come Un’estate d’amore, di un giovanissimo Ingmar Bergman,la commedia musicale Gangster cerca moglie, con Jayne Mansfield e Un re a New York, uno tra i film meno conosciuti di Charlie Chaplin, che proprio Truffaut difese, tra i pochi, sui Cahiers du Cinéma, dove, al tempo, scriveva.
Per chi ha voglia di sola distrazione e ha una dipendenza per i cinepanettoni, sempre a partire dall’11 dicembre, “Ma tu di che segno 6?”, dove il solito Neri Parenti trova il giusto pretesto per ritornare alla commedia che più gli piace, e, svincolato da Aurelio De Laurentiis, trovati nuovi produttori nei fratelli Vanzina (Italian Dream Factory) e in Maria Grazia Cucinotta (Italian Dreams Factory), con Key Films di Luchy Red come distributore, spara un cast tutto stelle e stelline con Gigi Proietti (un avvocato che snobba gli astri e se ne pente), Massimo Boldi (ipocondriaco e fifone), Vincenzo Salemme (carabiniere e padre ultraprotettivo), Ricky Memphis (contro le donne Ariete), Pio & Amedeo (astrologi pronti ad alterare gli oroscopi per fini personali) e con le solite ammalianti presenze femminili per le quali, a dare anima e corpo soprattutto, sono state chiamate Vanessa Hessler e Mariana Rodriguez, per cercare il pieno al botteghino.
Intanto, per promuovere il loro film, “Un Natale stupefacente”, Lillo, Greg e Ambra Angiolini si improvvisano ballerini nella serata finale di “Ballando con le stelle” e sperano nel successo di pubblico per queta commedia che di nuovo non prevede nulla, ma che promette divertimento per chi è stanco di pensieri e retropensieri complicati.
La Angiolini è stata anche ospite della serata finale de le “Giornate di Sorrento”, conclusesi con la certezza che il 90% degli operatori ha in listino almeno un titolo realizzato nel nostro paese., dove ha presentato di “La scelta”, nuovo film di Michele Placido, tratto da Pirandello, dove, con Raoul Bova, forma una coppia costretta da una violenza a fare i conti con un’improvvisa crisi. Il film sarà distribuito dalla Lucky Red che a Sorrento ha anche proiettato “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi, adattamento italiano della piéce “Le prénom” (da noi arrivato direttamente al cinema come Cena tra amici) con Luigi Lo Cascio, Valeria Golino, Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo e Micaela Ramazzotti. Causa embargo, del film pur avendolo visto, non possiamo dire niente se non l’incipit: un gruppo di amici storici s’incontra per una cena, ma quando uno di loro annuncia come intende chiamare il figlio non ancora nato l’allegra riunione si trasforma in una serata di rivelazioni, liti e risate.
Comunque, per quanto riguarda questi giorni, consiglio i scegliere per primo il “Magic in the Moonlight” di Woody Allen, suo ritorno alla commedia leggera e spensiera, certo non fra i capolavori del cineasta, ma divertente ed intelligente quel tanto che basta per non rimpiangere i soldi del biglietto e i 90 minuti di proiezione.
L’ultimo avvistamento di Allen in Italia risale a questa estate, a Roma, per le riprese del suo nuovo “Bop Decameron”, film ispirato al Decamerone di Boccaccio; si perché lui, dopo gli oltre quarant’anni spesi tra regia, sceneggiature, cabaret e musica, non sembra avere nessuna intenzione di fermarsi.
Cult e Sky Cinema1 gli hanno dedicato una miniserie domenica 9 ottobre con “La dea dell’amore”, “Accordi e disaccordi”, “Harry a pezzi”, “Criminali da strapazzo” e, in prima tv, “Incontrarai l’uomo dei tuoi sogni” del 2010, dove il regista newyorkese torna ad ambientare un film a Londra (dopo Match Point, Scoop e Sogni e delitti) e realizza una commedia amara, centrata sui casi del destino e le difficoltà e le incostanze della vita amorosa.
Il 20 e 21 novembre, poi, l’americana Pbs ha mandato in onda, in due puntate, un documentario sulla lunga carriera: “”Woody Allen: A Documentary”, affidato al regista Robert B. Weide (già nomination all’Oscar per un documentario su Lenny Bruce), una impresa durata un anno e mezzo e che scava nella vita dell’artista sin dalla sua infanzia, con Weide che segue Allen durante la lavorazione dei suoi film “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” e “Midnight in Paris” e fa emergere un ritratto inedito che racconta le sue cose personali nello stesso modo in cui riesce a far parlare i suoi attori.
Torniamo ad oggi. Per chi preferisce movimento ed azione, consiglio il numero due al box-ofice in questi giorni: “Hunger Games: il canto della rivolta Parte 1”, dove Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) si trova nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per sempre e sotto la guida della Presidente Coin (Julianne Moore) e i consigli dei suoi fidati amici, spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese.
Per i più piccoli (ma anche per i loro genitori), il numero uno negli incassi: “I pinguini di Madagascar”, con Skipper, Kowalski, Rico e Soldato che vengono reclutati da Classified e la squadra “Vento del Nord” per sventare i piani del malvagio dottor Octavius Brine e salvare il mondo. E, naturalmente, vi riescono fra mille rischi, risate e peripezie.
Dovremo invece attendere la fine delle feste e del mese di gennaio (sugli schermi italiani dal 29), per “Unbroken”, diretto da Angelina Jolie e sceneggiato, fra gli altri, da Joel e Ethan Coen (coadiuvarti da Richard La Gravenese), che vede protagonisti Jack O’Connell, Domhnall Gleeson, Garrett Hedlund, Finn Wittrock, John Magaro, Alex Russell e Miyavi ed è un dramma epico che racconta l'incredibile storia vera dell'atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini, che insieme ad altri due membri dell'equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.
Ancora più lunga l’attesa (la lavorazione inizierà a Toronto il prossomo Aprile, con la regia di David Ayer), per “Suicide Squad”, l’attesissimo film dal fumetto della DC Comics prodotto dalla Warner, dove Jared Leto sarà il Joker (che fu il ruolo del compaianto Heath Ledger), Will Smith Deadshot, Tom Hardy Rick Flag, Jai Courtney Boomerang, Margot Robbie, la compagna del Joker, Harley Quinn, e Cara Delevigne Enchantress.
Nessuna conferma, invece, sul fatto che Jesse Eisenberg riprenderà il ruolo di Lex Luthor e si sta ancora cercando l'attrice per il personaggio di Amanda Waller, colei che supervisiona la squadra dei supercattivi, per una volta trasformati in supereroi.
Buone cose anche tv con, l’8 ed il 9 dicembre, in prima serta su Rai1, la terza rilettura di Liliana Cavani sulla figura di Francesco d’Assisi, progetto nato con l’elezione di Bergoglio nel 2012, interpretato dal giovane attore polacco Mateusz KoÅ›ciukiewicz, realizzato da una coproduzione Rai Fiction – Ciao Ragazzi!, in collaborazione con Bayerischer Rundfunk, dove la la regista affronta una delle figure umane e spirituali più amate e discusse di sempre.
Lo aveva già fatto nel 1966 con Francesco d’Assisi, protagonista Lou Castel, con il quale aveva segnato il suo esordio nel cinema. Ventitré anni dopo, nel 1989, affidava a Mickey Rourke il ruolo del santo di Assisi in un film per la tv, e ripercorreva la sua vita attraverso i ricordi di Chiara e alcuni dei suoi primissimi seguaci.
Nella miniserie Liliana Cavani ha scelto di rappresentare i tre periodi fondamentali della vicenda umana di Francesco, in un arco narrativo unificato non solo dallo sviluppo del protagonista, ma anche dall’esperienza di due suoi importanti seguaci nonché amici fraterni: Chiara ed Elia da Cortona. La forza e la modernità di Chiara sono unanimemente riconosciute mentre Elia, ritenuta oggi una delle figure chiave per la storia del movimento francescano, è tutta da scoprire e si presenta ricca di sfumature e con un percorso umano tortuoso e tormentato.
Il racconto abbraccia vari periodi della vita del santo: la giovinezza e la prima conversione nel 1206, il processo che gli infligge il padre, la nascita del nucleo storico della Fraternitas e la partenza per la Terrasanta, fino ad arrivare alla scrittura delle regole e alla morte, affrontando il problema dell’eredità del suo messaggio nell’interpretazione diversa che ne daranno Chiara (che digiunerà per ottenere dal Papa “il privilegio della povertà”) ed Elia (che entra in polemica con lo stesso Francesco per un’interpretazione meno drastica del voto di povertà). Al fianco di KoÅ›ciukiewicz, nei panni di Chiara ed Elia, ci sono gli attori italiani Sara Serraiocco e Vinicio Marchioni.
Tornando al cinema, a livello locale, da non pedere, il 10 dicembre alle 18 presso l’auditorium Sericchi della Biper in via Strinella a L’Aquila, “Il mio miglior nemico”, film di Carlo Verdone con cui si chiude la XII rassegna “Cinema e psichiatria”, con interventi conclusivi sul tema di quest’anno: “L’immagine ed il suo prezzo”.
Sulla scia della analisi di Deleuze che parte dalla tesi di Bergson secondo cui un corpo umano avviluppato nel mondo della materia, sviluppa percezioni che causano affezioni e queste determinano “azioni” che trovano una acuta corrispondenza fra l’immagine che vediamo e ciò che essa provoca dentro di noi, in rapporto ai nostri vissuti; in questa edizione 2014 i titoli sono stati scelti per riflettere sul “prezzo” che ha l’immagine, in un modo sempre più edonico che dell’apparire ha fatto il suo “essere”, sacrificandovi ogni altro “avere”.
Autori complessi come Garrone e Siorrentino e più semplici e popolari, come appunto Vedone, per parlare ad un publico vasto con il linguaggio variegato del cinema.
Organizzata dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, la rassegna è stata curata dall’Istituto Cinematografico Lanterna Magica, Ente Morale e prima Istituzione Stabile a carattere permanente riconosciuta dalla Legge Regionale n. 98 del 1999, per l’attività svolta dal 1981, incentrata sulla ricerca, promozione e produzione di servizi nel campo della cultura cinematografica, audiovisiva e multimediale e che oggi è sostenuto dalla Direzione Nazionale Cinema nel compito di centro Archivio Cinematografico, grazie ad una Cineteca, intitolata a Maria pia Casilio, con 1800 titoli e ad un museo della Arti Cinematografiche realizzato nella sede della Biblioteca Provinciale Salvatore Tommasi.
Dopo una storia lunga 33 anni e piena di riconoscimenti (Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 17 maggio 2006 che riconosce un fondo di 450 pellicole cinematografiche di interesse culturale particolarmente rilevante e consente alla Cineteca di restaurare tali opere nei suoi laboratori e con i propri tecnici specializzati; Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 26 maggio 2007che riconosce la Mediateca Centro Regionale per il Deposito Legale con lo scopo di catalogare, conservare e rendere fruibili i documenti audiovisivi, multimediali e sonori di carattere culturale realizzati nel territorio regionale; ecc.); oggi l’Istituto vive un momento di difficoltà legata alla totale assenza di finanziamenti regionali e alla scarsità di mezzi messi a disposizione dalle istituzioni che, a loro volta, vivono momenti di incapienza e difficoltà.
Per superare questo momento e proiettarsi con forza verso il futuro, l’Istituto ha lanciato, in questi giorni, una campagna di “Socio Sostenitore d’Onore”, per una retribuzione spontanea rivolta alla salvaguardia di un pezzo di storia della cultura aquilana, nella certezza di aiutare le innumerevoli attività culturali che l’ente propone nel campo della settima arte, anche grazie alla creatività dei suoi operatori.
Per aderire a questa iniziativa ci si può collegare a:http://www.istitutocinematografico.org/?p=784.

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