Lettera aperta al Presidente del Consiglio Renzi

La macroregione Adriatico Ionica e…il Mediterraneo
E’ nata il 18 novembre la Macroregione Adriatico Ionica,la terza macroregione dell’Europa, solo comunicati del Ministro degli Esteri e del Presidente della Regione Spacca e qualche notizia sui giornali .…. Strano. mentre si parla di operare per aumentare la crescita, lo sviluppo e l’occupazione non si dice nulla, di questa grande novità. E’ inconcepibile che l’Italia, protagonista in questo semestre non ha dato grande risalto all’evento, ancora più incredibile aver disatteso le indicazioni del Parlamento Europeo di avviare quella del Mediterraneo orientale. E’ una scelta strategica che non si deve rinviare!
Dopo il Baltico e il Danubio,visti i buoni risultati conseguiti,l’Unione Europea ha deciso di proseguire ed incrementare la politica macroregionale,vari Stati, così, ragionano insieme, decidono le priorità, elaborano progetti, condivisi, da inoltrare alla UE per ottenere il finanziamento. Una nuova politica,quindi!
Nuove possibilità di occupazione e di crescita.
E’ opportuno ricordare il documento della commissione:” Le strategie dell'Unione per le regioni del Danubio e del Baltico, che coinvolgono oltre 20 paesi UE e non UE, hanno permesso di sperimentare un tipo di cooperazione unico, fondato sull'idea che le sfide comuni a più regioni specifiche, siano esse di natura ambientale, economica o di sicurezza, possono essere affrontate con successo solo mediante uno sforzo collettivo, e che una pianificazione congiunta consente di impiegare i fondi disponibili nel modo più efficace.”
Commentando il Commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, ha dichiarato:“Lo studio pubblicato oggi dimostra con chiarezza il valore delle nostre strategie macroregionali, che hanno promosso una più intensa collaborazione da cui sono derivate letteralmente centinaia di nuove reti di cooperazione e di nuovi progetti nelle regioni del Danubio e del Baltico. Ancor più significativo, secondo quanto ci hanno riferito i partecipanti, è stato il rafforzamento della cooperazione anche con paesi non appartenenti all'UE.”
Il PE approvò, nel giugno 2012, in commissione un documento, riporto alcuni punti.
16. …ritiene che una strategia macroregionale mediterranea che associ l'Unione, le autorità nazionali, regionali e locali, le organizzazioni regionali, le istituzioni finanziarie e le ONG della sponda europea del bacino del Mediterraneo e dell'Unione per il Mediterraneo, e che sia aperta ai paesi vicini e/o ai paesi in fase di preadesione, sia in grado di innalzare notevolmente il livello politico e operativo della cooperazione territoriale in questa zona; sottolinea l'importanza di basarsi sull'esperienza, sulle risorse esistenti e sui risultati raggiunti dalle organizzazioni regionali esistenti;
17. sottolinea che una macroregione del Mediterraneo potrebbe garantire che i vari programmi dell'UE concernenti il Mediterraneo si completino a vicenda e che i finanziamenti esistenti siano utilizzati nella maniera più efficace possibile, e potrebbe apportare un reale valore aggiunto ai progetti concreti dell'Unione per il Mediterraneo e associare i paesi terzi e le regioni interessati fin dalla fase di definizione della strategia, utilizzando a tale scopo lo strumento finanziario di vicinato e di partenariato, sempre nell'assoluto rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della democrazia, “e promuovendo, ove necessario, il principio del “di più per chi si impegna di più”;
18. insiste sull'importanza del bacino del Mediterraneo come spazio di cooperazione decentrato – che va oltre i rigidi confini geografici – per rafforzare il processo decisionale transregionale e la condivisione di buone pratiche, non da ultimo per quanto riguarda la democrazia, i diritti umani, lo Stato di diritto, l'ecologia, lo sviluppo economico, l'ecoturismo nonché i partenariati in materia di cultura, ricerca, istruzione, gioventù e sport; sottolinea l'importanza specifica dell'istruzione quale catalizzatore per una transizione democratica;”
e poi continua:
“27. sottolinea che le principali aree di intervento per la macroregione del Mediterraneo dovrebbero essere mirate agli opportuni livelli subregionali per la cooperazione su progetti specifici e comprendere le reti energetiche, la cooperazione scientifica e l'innovazione, le reti per la cultura, l'istruzione e la formazione, il turismo, il commercio, la tutela ambientale, il trasporto marittimo sostenibile, la sicurezza marittima e la protezione dell'ambiente marino dall'inquinamento, dal sovrasfruttamento e dalla pesca illegale attraverso la creazione di una rete integrata di sistemi di informazione e sorveglianza per le attività marittime, il rafforzamento della buona governance e una pubblica amministrazione efficiente, in modo da favorire la creazione di posti di lavoro;
28. ritiene che il coordinamento di queste tre strategie macroregionali – Mediterraneo occidentale, Iniziativa adriatico-ionica e Mediterraneo orientale – consentirà di condurre una politica d'insieme per tutto il bacino del Mediterraneo, in sinergia con le priorità definite dalle organizzazioni regionali e internazionali, in particolare quelle definite dall'Unione per il Mediterraneo, e di applicare le migliori pratiche in grado di contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia dell'Unione europea per una crescita economica intelligente e sostenibile,”
Si può, ancora, avviare questa altra Macroregione che avvicinerà il Mediterraneo all’U.E. che porterà grandi vantaggi all’Italia ed all’Europa.
L’appello, quindi, al Presidente del Consiglio di non perdere questa opportunità prima di concludere il semestre, sarebbe importante, che nel corso del prossimo congresso Europeo delle Città gemellate, si celebrerà a Roma il 15 pv., si possa dare ufficialmente l’annuncio.
Pensiamo al futuro ed ai giovani questa è certamente un’iniziativa che aiuterà i Sud e sarà ricordata tra gli eventi del semestre a guida Italiana

giuseppe abbati

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