Ormai sono due governi che non sono stati eletti dal Popolo, entrambi hanno fallito con la politica estera dell'Italia, parlo del caso dei due marò, entrambi non hanno fatto niente per far sentire la voce dell'Italia e mi chiedo, a caso il nostro Paese, l'Italia non conta nulla per la Nato e il suo art.5 dello Statuto, e per gli alleati, oppure, è proprio la classe politica e i partiti (nessuno escluso) che fanno vedere l'Italia quanto non conta nella politica estera?. Questo sarebbe il motivo principale per chiedere di restituire la democrazia in Italia e la scelta del Popolo Italiano a eleggere il prossimo governo, proprio per questo motivo, non si può perdere più tempo, si vada alle urne, si vada alle elezioni anticipate, gli altri motivi sono ancor peggiori, una Camera e Senato che è proprio bloccata, e sembra incredibile che i lunedì e venerdì non ci siano lavori nell'Aula.
Sento dire a Matteo Renzi che sono troppe 5 forze di Polizia, è triste dire una frase del genere quando gli autisti dell'Atac hanno subito delle aggressioni, io al suo posto, direi che sono troppe i Deputati e Senatori in Aula, io al suo posto, valuterei questo spreco della politica, io al suo posto, farei un paragone di tutti i Parlamenti nel mondo, per valutare i numeri in Aula, sono convinto che l'Italia è il Paese con maggior numero di Deputati e Senatori, ognuno con uno spreco inimmaginabile della spesa pubblica, è triste che ci sia un confronto al di fuori delle regole (Stato contro Stato), ma a volte accade quando lo Stato non risponde alle necessità del Popolo e dei suoi Cittadini, quando lo Stato si vede davanti alla Corruzione irrisolta come l'Expo di Milano e Venezia, tra tante altri. Ora è arrivato il momento di evitare il peggio, ma soprattutto di ridare la democrazia all'Italia, una democrazia parlata sempre da Silvio Berlusconi, ma che nemmeno lui, a quanto sembra, vuole ridare il diritto di voto ai Cittadini, addirittura chiedendo a Fitto di abbandonare il suo partito, solo perché, Fitto stava dalla parte del suo elettorato e della democrazia tanto menzionata da Silvio Berlusconi.
E' triste vedere al Deputato della minoranza del Pd Alfredo D'Attore votare la Jobs Act, nonostante lui dica che sia un errore e non sia d'accordo, allora, è una presa in giro al suo elettorato? Se crede che è un errore non la voti oppure voti contro, altrimenti, che esempio darebbe ai suoi elettori? lo stesso vale anche per Cesare Damiano, dire voteremo la Jobs Act anche se in senso critico, è una contraddizione assoluta e di male esempio ed immagine per i suoi elettori, cosa potranno pensare i loro elettori? contiamo che esiste già una diminuzione di iscritti al PD, io rifletterei abbastanza su questi punti, ma una cosa è chiara nella storia, quando lo Stato non c'è, ricadde ogni potere del governo istituzionale, ricordiamo all'ultimo Re di Francia e la rivoluzione francese, e sono convinto che il primo segnale di scontro Stato contro Stato si è visto proprio il 6 ottobre, con l'invasione pacifica della Camera da parte di circa 600 sindaci che hanno “occupato” gli scranni di Montecitorio per avviare un colloquio franco e aperto con le istituzioni. Il tutto di fronte alla presidente della Camera, Laura Boldrini, a Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio, e a Maria Carmela Lanzetta, ministro per gli Affari regionali. Cari Connazionali, riflettiamo e pensiamo al futuro dell'Italia, io per esempio durante il percorso del Tirocinio presso l'Ambasciata d'Italia, ho rinunciato alla solita mancia, considerando che viene pagata dalla tasca degli Italiani, vale a dire dalle tasse, ma non tanto era il motivo, bensì che l'Italia è in crisi. E voglio che sia scritto che se avessi l'opportunità in un futuro lo rifarei, ma non a voce, lo pubblicherei perché i Cittadini lo possano vedere, forse la Classe Politica dovrebbe iniziare la sua riflessione da lì.
Alberto Calle – Redattore di Politicamente Corretto e Collaboratore di Sintesi Dialettica ( Italia )