ACITREZZA-ACICASTELLO: INFINITA TRASFIGURAZIONE DELLE BELLEZZE DEI LUOGHI DEL MITO VERO PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Ancora i soliti enfatici e vuoti annunci da parte del Sindaco di Acicastello che cerca forse di nascondere l'evidenza spacciando per ‘eco-compatibile’, parafrasando il suo nuovo slogan, l’ennesima cementificazione del lungomare di Acitrezza (e della Riserva marina, con il silenzio/assenso, bocciato questo dalla Corte Costituzionale, di quegli ‘inutili’ enti che dovrebbero salvaguardare i beni paesaggistici e naturali) devastata dall’allargamento del marciapiede verso il mare che ha cancellato un’ altra vasta fascia di scogliera, oltre a ridurre l’antico porticciolo cementificato in parcheggio, già ridotta ai minimi termini dalla speculazione quando fu ricoperta da cemento e asfalto, da palazzoni e strade, e quando fu deturpato e ridotto ai all’invero simile ed in modo irreversibile l’antico borgo mitologico di Ulisse e dei Malavoglia. Per non parlare degli scarichi fognari, di cui ‘qualcuno’ si è accorto solo quest’estate ‘grazie’ alla tossica mucillagine, che rendono non balneabile da decenni parte del mare di Acitreza e Acicastello. I grandi scrittori ( che si saranno rivolti di più di una volta nell’aldilà) quali Omero, con l’Odissea, e Verga, con I Malavoglia, oltre che a registi cinematografici come Visconti, con La Terra Trema, che hanno fatto conoscere più di ogni altro al mondo l’antico borgo di Acitrezza e il suo suggestivo paesaggio marino, sono rimasti inascoltati e cancellati da amministratori e politici ignoranti e senza amore per la bellezza universale della loro terra. Non basta caro Sindaco farsi una pedalata per sentirsi ‘ecologista’ o per esprimere le solite enfatizzate promesse come ‘faremo una pista ciclabile da Catania ad Acicastello’ (dov’è il progetto? dove sono i finanziamenti?), quando non è riuscito a collegare pedonalmente e ciclisticamente, e solo per pochi metri, il lungomare di Acicastello al lungomare di Acitrezza, bloccati da interessi di parte e da un’ estesa colata di cemento collocata in modo del tutto illegale e cui i Sindaci di centro-sinistra e centro -destra che si sono susseguiti da allora ad oggi non hanno mosso un solo dito non solo per fermare tale scempio ma anche per fare giustizia di tale incivile comportamento e ridare la costa alla natura propria del paesaggio unico al mondo. La farsa delle promesse che si sono susseguite a ritmo costante attraverso gli organi di stampa da parte del Sindaco in merito al referendum di più di quattro anni addietro (15 maggio 2010) vinto a stragrande maggioranza da coloro che vogliono il ricongiungimento del lungomare ai fini della pedonalizzazione a cui si sono opposti i vari gestori del lido dei Ciclopi (lido peraltro confiscato dallo Stato per problemi legati alla mafia) che continua ad esistere come stabilimento balneare come se il triste passato fosse stato cancellato con la giusta confisca e dunque trasformandolo in ‘bene comune’ che dovrebbe prevalere, la Costituzione lo dice, ma di cui non si vede l’inizio, continua come un film già visto. Sarebbe questo il suo impegno da ‘neo- ecologista’ dell’ultimo minuto per trasformare Acicastello e Acitrezza in paesi eco-compatibili, quando ancora le colline prima verdeggianti si sono trasformate grazie a piani regolatori proposti dalle Amministrazioni comunali susseguitesi e votati a maggioranza dai Consigli comunali compiacenti in una sterminato aggrovigliamento di palazzine. Giorno dopo giorno l’antico borgo di Acitrezza (ma non si salva neanche Acicastello) viene cancellato casa dopo casa da trasformazioni delle sue antiche casette di pescatori in moderni villini a più piani per non parlare della Riserva marina dei Ciclopi rimasta sulla carta che in estate si trasforma in parcheggio di barche e la notte in zona di pesca anche perché, ma questo non dovrebbe essere un alibi, solo in pochi sanno dell’esistenza della riserva marina? Una infinita e spudorata trasfigurazione della bellezza dei luoghi del mito vero patrimonio dell’umanità.

Caro Sindaco faccia un passo indietro e ammetta a se stesso le proprie responsabilità e poi prenda una decisione che stavolta sia reale e non le solite vuote promesse anche in quanto dovrebbe capire che non sono i voti che fanno un Sindaco.

Alfio Lisi
Free Green Sicilia

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