Si tratta di una importante conquista per le nostre collettività residenti in Canada e di una grande soddisfazione per il Partito Democratico e per i parlamentari del PD eletti all’estero che da anni si battono per l’approvazione del nuovo accordo di sicurezza sociale italo-canadese.
Dopo ben 19 anni di attesa (record assoluto di trascuratezza e disinteresse per l’avvio nel Parlamento italiano dell’esame di un accordo di sicurezza sociale che era stato firmato nel 1995 e già approvato dal Parlamento dell’altro Stato contraente) giunge finalmente mercoledì prossimo presso la Commissioni Esteri della Camera il disegno di legge C. 2574 presentato dal Ministro degli Esteri Federica Mogherini e recante “Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della repubblica italiana e il Governo del Canada, fatto a Roma il 22 maggio 1995, con Protocollo aggiuntivo fatto a Roma il 22 maggio 2003”.
A questo punto il rinnovo dell’attuale accordo in vigore dal 1979 dovrebbe essere cosa fatta : l’esame in Parlamento del Disegno di legge dovrebbe essere una semplice formalità perché gli oneri derivanti dal provvedimento sono stati verificati dalla Ragioneria generale dello Stato nel settembre del 2013 ed hanno avuto esito positivo.
L’approvazione definitiva del nuovo accordo, che da anni oramai viene sollecitata dal Partito Democratico anche e soprattutto attraverso l’impegno dei suoi parlamentari eletti all’estero, in primis la scrivente, On. Francesca La Marca e l’ex deputato del PD Gino Bucchino, garantirà importanti benefici per la collettività italiana in Canada e per i cittadini canadesi che vivono in Italia. Ricordo che il nuovo Accordo era nato dall’esigenza di valutare l’evoluzione intervenuta negli anni nelle legislazioni dei due Paesi, di migliorare lo standard di protezione dei lavoratori, e di elaborare tecniche e procedure tese a garantire una più rapida erogazione delle prestazioni previdenziali.
L’Accordo non solo confermerà e consoliderà i benefici già previsti , ma ne prevede altri che renderanno più ampia ed equa la tutela sociale. Sebbene il nuovo accordo rivesta grande importanza per la collettività italiana in Canada, i Ministeri competenti avevano sempre sostenuto che le difficoltà di bilancio non consentivano di perfezionare l’iter di ratifica. In realtà il rinnovo dell’accordo di sicurezza sociale italo-canadese – secondo le stime degli enti competenti (Ministeri e Inps) – comporterà un onere finanziario il cui ammontare è pari rispettivamente ad Euro 313.000 per il primo anno ed Euro 521.000 per il secondo, per poi probabilmente salire in maniera progressiva . Non si tratta di oneri proibitivi, che comunque verranno compensati dai benefici previdenziali e procedurali (la totalizzazione multipla, le deroghe territoriali per i lavoratori distaccati, il miglior coordinamento per le pensioni di invalidità, le migliori procedure di collaborazione amministrativa fra le parti, ecc.).
Il Governo quindi ha risposto positivamente alla mia interrogazione e alle mie numerose iniziative legislative e politiche e finalmente ha presentato in Parlamento il Disegno di legge di ratifica del nuovo accordo di sicurezza sociale italo-canadese.
Va purtroppo stigmatizzato il fatto che sono rimasti nuovamente fuori dalla copertura dell’accordo i dipendenti pubblici (si tratta, ripeto, di un accordo firmato nel 1995 quando la sensibilità verso tali soggetti era ancora molto labile).
Bisognerà quindi impegnarsi affinché si proceda nel prossimo futuro ad una modifica o integrazione, ma questo vale per tutti gli accordi bilaterali di sicurezza sociale stipulati dall’Italia, affinché venga prevista la copertura assicurativa anche di questa importante categoria di lavoratori. L’accordo prima di entrare in vigore dovrà essere approvato da entrambi i rami del Parlamento e poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Seguiremo con la dovuta attenzione e vigilanza il suo iter in Parlamento.
On./Hon. Francesca La Marca