Presentata nei giorni scorsi, primo firmatario consigliere UDC Luca Marconi una proposta di legge per rafforzare l’attività  dei consultori familiari per la promozione del benessere della famiglia quale istituzione finalizzata al servizio della vita, al

Presentata nei giorni scorsi, primo firmatario consigliere UDC Luca Marconi una proposta di legge per rafforzare l’attività dei consultori familiari per la promozione del benessere della famiglia quale istituzione finalizzata al servizio della vita, all'istruzione ed all'educazione dei figli.

Purtroppo in Italia ci sono troppi pochi consultori e spesso senza adeguato personale (solo nel 4 per cento dei casi operano tutte le figure professionali previste: dal ginecologo al pediatra fino allo psicologo). Un consultorio ogni 20 mila abitanti era l'obiettivo scritto nella legge che nel 1996 dettò gli standard nazionali lasciando alle leggi regionali l'attuazione specifica. Da allora di anni ne sono passati tanti e l'obiettivo è ancora clamorosamente lontano. Ufficialmente nella media nazionale c'è un consultorio ogni 28 mila abitanti e i numeri fanno riferimento alle strutture esistenti sulla carta che, però, spesso si rivelano chiuse o corrispondenti a semplici sportelli.

“Dove il pubblico non riesce a soddisfare tutte le esigenze dei cittadini, dichiara Marconi, è necessario far lavorare anche quei consultori familiari che fanno capo all'associazionismo familiare, alle associazioni di volontariato, fondazioni o organizzazioni non lucrative con finalità sociale, superando ammuffiti pregiudizi ideologici e aprendo la nuova strada della feconda collaborazione fra pubblico e privato sociale già realizzata con successo in altri settori dei servizi della nostra regione (assistenza a persone con disabilità) .”

Sono molte le attività che possono vedere una valida integrazione fra consultorio pubblico e privato convenzionato: dalla mediazione culturale alla tutela dei minori, dalla sensibilizzazione e assistenza sul percorso affido e adozioni, alla piena attuazione della legge 194 volta ad una scelta pienamente consapevole della donna e della coppia quando la donna esige il coinvolgimento del partner.

Per il consigliere Luca Marconi “sono indubbie la diversa flessibilità e la possibilità di un approccio meno formale da parte dei consultori familiari gestiti da Onlus o associazioni private che li fanno percepire spesso come strutture amiche di chi si rivolge loro perché in difficoltà e bisognoso di un qualsiasi tipo di aiuto.

“Infine, è importante sottolineare la diversa presenza sul territorio del pubblico e delle associazioni che possono gestire i consultori permetterà di agire in modo nuovo anche sul piano culturale avviando campagne di sensibilizzazione, prevenzione, informazione e formazione in ordine alla salute psico-fisica della persona, della coppia o della famiglia.”

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