Palermo, 25 ago. “Sicuramente crea molta sofferenza il fatto che una vicenda
tecnica legata al loop di un programma informatico che non era stato tarato per
quasi centomila richieste contemporanee, sia diventata addirittura una
questione politica. La Scilabra non si occupa di informatica, ma fa
l'assessore, né d'altra parte fanno gli informatici i direttori generali. Se
vogliamo ricostruire correttamente la vicenda dobbiamo partire dal fatto che
politicamente la Sicilia ha lanciato un piano per il lavoro dei giovani,
attraverso appunto il piano giovani e la garanzia giovani, che non ha
precedenti e che tale piano viene confermato e anzi deve essere rafforzato. C'è
stato un programma che è andato in tilt, ma le risorse per questo piano sono
state risparmiate sottraendole alla formazione professionale deviata. Quale
sarebbe le responsabilità dell'assessore? Avere fatto risparmiare l'erario e
avere destinato le risorse per lavoro dei giovani? Se questa dovesse essere la
responsabilità, sono orgoglioso del lavoro di Nelli che ha la condivisione di
tutto il governo. L'argomento di ferragosto è stato click day, come se in
passato non fossero mai andati in tilt programmi di società di livello
internazionale. Forse è difficile prendere atto del fatto che i computer
possono anche commettere errori, la cosa sconvolge e forse non vi si è
preparati, ma succede. Succede e occorre convivere con l'idea che l'informatica
non è il regno della perfezione e che i pc possono anche fallire qualche volta.
Il resto diviene tutta un'esasperazione, un fatto tecnico trasformato in
vicenda politica, contrasti, perdita della visione di insieme. Per quel che
riguarda il governo, proprio nei prossimi giorni saranno convocate le aziende
che dovevano modificare la piattaforma del Ministero del Lavoro, adattando il
programma al piano giovani, piattaforma già utilizzata sia dal Ministero stesso
che da altre regioni italiane, la cui manutenzione è stata affidata da parte
del direttore del dipartimento, alla medesiama azienda che aveva realizzato il
software originario. Credo che il governo e la Regione abbiano subito dei danni
di fatto, al di là delle volontà specifiche delle stesse aziende, però se
qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. La vicenda non può chiudersi
certamente senza verità, c'è già una commissione che sta facendo delle
valutazioni. La strumentalizzazione politica su una vicenda tecnica è però
insopportabile. Ribadisco con chiarezza che il piano giovani riprende, la
selezione se sarà considerata non valida, verrà annullata e tutti i ragazzi
potranno partecipare alla nuova. E' già presente un bando, bisogna solo solo
verificare una nuova questione legata ai dati già raccolti che potrebbero
essere utilizzati dagli sportelli del lavoro, bisogna vedere come l'informatica
potrà aiutare in questo. Biaogna tenere presente che sia le aziende che i
giovani hanno manifestato interesse durante la selezione del 5 agosto. Va
risolta prioritariamente e valutata la possibilità di recuperare tutte le
domande a quella data, sia le offerte di tirocinio presentate dalle aziende che
le iscrizioni dei giovani. Sono valutazioni che verranno fatte nei prossimi
giorni, ma vanno fatte con equilibrio e ponderazione senza volere sicuramente
rinununciare all'accertamento della verità, tenendo presente però che se il
piano non fosse stato lanciato, non ci sarebbe stato neppure il default del
click day, perché chi non fa nulla sicuramente non corre rischi, mentre chi
lavora si sottopone a dei rischi. Il piano è un'opportunità che dobbiamo
difendere senza tentennamenti”.
Il presidente della Regione siciliana
Rosario Crocetta