Le misure provocatorie e i preparativi per un enorme massacro a Camp Liberty
Appello a U.S.A. e ONU per la protezione di Camp Liberty
La forza terroristica Quds e le forze irachene al comando del primo ministro iracheno, da diverse settimane stanno facendo i preparativi per l'applicazione di misure repressive e il lancio di nuovi attacchi su Camp Liberty.
1.Il 26 Giugno Maliki ha inviato una delegazione a Tehran chiedendo assistenza militare e appoggio per il suo terzo mandato da primo ministro. In cambio il regime iraniano ha chiesto di intensificare la repressione a Camp Liberty.
2.Due ufficiali coinvolti nei massacri ad Ashraf, insieme a diversi agenti dell'intelligence, sono stati piazzati nelle vicinanze di Camp Liberty. In più, nello stesso posto si trovano anche molti agenti della forza terroristica Quds del regime iraniano, che non parlano arabo.
3.Agenti dell'intelligence sono presenti in tutti i posti di guardia della polizia attorno al campo e su loro ordine le mitragliatrici BKC sono state puntate verso il campo.
4.Alcuni di questi agenti hanno tirato pietre nel campo da questi posti di guardia. Alcuni di loro parlano in farsi e le loro voci possono essere udite da dentro il campo.
5.Nel frattempo, come affermato nel comunicato del Comitato Relazioni Estere del CNRI del 5 Luglio, il regime iraniano e i suoi mercenari, stanno diffondendo false notizie e ipotesi fittizie su una collaborazione tra il PMOI e l'ISIS per preparare politicamente il terreno ad un nuovo bagno di sangue a Camp Liberty.
6.Il 28 e 29 Giugno, le agenzie di stampa e i siti web del regime iraniano hanno dato ampio spazio ad una notizia assolutamente falsa citando “fonti dell'intelligence iracheno”, che diceva: “120 membri del PMOI che combattono al fianco dell'ISIS e del resto delle forze del regime di Saddam a Mosul… sono giunti dalla Francia e da molti paesi occidentali, arrivando a Mosul attraverso la Turchia” (ashraf-news.com, ISNA, Khabar Online, asriran.com, Young Journalists Club, ecc.).
7.Il 30 Giugno, anche il sito ufficiale di IRINN, legato alla radio e alla televisione di stato, ha ripetuto questa notizia scrivendo: “Circa 120 membri del PMOI in divise d'ordinanza, stanno combattendo al fianco dei terroristi Ba'atisti e dell'ISIL a Mosul”.
8.Il 1° Luglio, le agenzie di stampa del regime dei mullah hanno citato Abbas al-Bayati, un parlamentare iracheno strettamente legato a Maliki, dicendo che “organi competenti in Iraq hanno ottenuto informazioni che dimostrano che membri del PMOI arrivati da paesi europei si sono uniti al gruppuscolo terroristico dell'ISIS” e che “se verrà provato il coinvolgimento di questi elementi in operazioni terroristiche contro le forze di sicurezza nella provincia di Ninawa, il governo iracheno risponderà decisamente”.
9.Il 5 Luglio Awad al-Awadi, un altro elemento del regime dei mullah nel parlamento iracheno, ha definito “l'arrivo a Mosul di membri del PMOI per unirsi alle fila dell'ISIS”, una “minaccia alla sicurezza dell'Iraq” e ha detto che “il Governo dell'Iraq ha il diritto di seguire questa questione attraverso organi internazionali” e di emettere “un mandato di arresto attraverso l'Interpol” per la leadership del PMOI.
10.Il 6 Luglio il giornale iracheno “al-Alam” al servizio di Maliki, ha scritto che “sono tre mesi che i membri del PMOI stanno combattendo al fianco dell'organizzazione dell'ISIS in Siria e Iraq”.
Le misure prese dalla forza terroristica Quds e dai suoi mercenari iracheni attorno a Camp Liberty, le campagne per la diffusione di falsità contro il PMOI e l'alimentare assurde invenzioni come la collaborazione del PMOI con l'ISIS, non lasciano alcun dubbio sulle minacciose intenzioni del regime teocratico nei confronti dei residenti di Camp Liberty. Per questo la Resistenza Iraniana chiede un'azione immediata da parte del Governo degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite per la protezione di Camp Liberty.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
7 Luglio 2014
Mahmoud Hakamian
@HakamianMahmoud
Cell: 3776850726