In una delle salette dell''Hotel Cosmopolitan di Bologna le facce dei presenti sono particolarmente emozionate. Tutti, infatti, stanno per assistere a un momento di grande importanza per la carriera di un ragazzo classe 1998 e di riflesso per tutto il movimento del baseball italiano. I genitori hanno gli occhi lucidi dalla commozione mentre lui, il protagonista della giornata, sta firmando quel contratto che gli apre le porte del mondo del batti e corri professionistico americano. Nicolò Clemente è appena diventato a tutti gli effetti il primo giocatore italiano della storia della franchigia dei Boston Red Sox.
“Sono davvero molto felice, posso dire che è un sogno che diventa realtà” afferma pochi istanti dopo l'ex lanciatore della Nuova Pianorese, passato alla Fortitudo Bologna pochi mesi fa “sin da piccolo ho sempre seguito le gesta di Pedroia e compagni: pensare di aver firmato un contratto per giocare nella loro franchigia è davvero splendido”.
L'avventura di Clemente con i Red Sox inizierà a breve, in quanto il ragazzo partirà tra qualche giorno per la Repubblica Dominicana dove militerà nella Instructional League. “Trascorrerà laggiù l'estate e l'autunno, in modo tale da valutarne la crescita e decidere in quale livello farlo giocare nel 2015” ci spiega Renè Saggiadi, scout europeo dei Boston e che è stato uno dei primi a interessarsi al giocatore. “E' da 18 mesi che sto seguendo Nicolò e sono dell'idea che possa raggiungere la Major League. Ha infatti una bella palla veloce nonchè una buona varietà di lanci, compreso un controllo di primo piano”. All'inizio però i Red Sox non erano dell'idea di dargli un contratto “erano scettici per via dell'altezza che all'epoca era di 177 centimetri e per il fatto che era destro. Di solito sono abituati a scegliere pitcher mancini non troppo alti come altezza, ma dopo aver mostrato loro video e report sul giocatore hanno per fortuna cambiato idea”.
Gli ultimi mesi per Clemente sono stati indimenticabili. Prima l'arrivo all'Accademia di Tirrenia, poi successivamente il passaggio nella Fortitudo Bologna, con cui ha esordito in alcune amichevoli pre-campionato, e la vittoria al torneo delle regioni di qualche giorno fa nella categoria Cadetti con l'Emilia Romagna “è davvero un ottimo periodo per me e devo ammettere che il lavoro fatto in Accademia con Bill Holmberg e gli altri tecnici è stato davvero importante sia da un punto di vista tecnico che umano”.
Anche Monica e Giuseppe, i genitori di Nicolò, sono della stessa idea del figlio “E' stato sicuramente importante per lui andare a Tirrenia e continuare a crescere sotto ogni punto di vista. Per noi, che siamo una famiglia legata al baseball in quanto anche la sorella e il fratello più grande lo praticano, è ovviamente una grande soddisfazione''.
In passato nessun giocatore italiano aveva firmato per i Boston Red Sox. Nella giornata di oggi, Nicolò Clemente ha sfatato questo dato, coronando il sogno che aveva sin da bambino. Come si fa a non essere romantici con il baseball?
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