A Trani e a Bari sono stati organizzati dai colleghi Giovanni Marchio e Barbara Fortunato, rispettivamente Coordinatore Nazionale. / Presidente Sezione di Trani e Presidente della Sezione di Bari dell’A.gi.for., i convegni finalizzati a presentare, ai professionisti forensi e agli Organi Istituzionali della Avvocatura, il Manifesto programmatico dell’Associazione: una carta di intenti per il prossimo Congresso Nazionale Forense.
Le scelte che si faranno a Venezia, la loro concretezza e corrispondenza alle esigenze quotidiane degli avvocati, decideranno la qualità del futuro della nostra professione. Il declino può essere arrestato se verranno scelti rappresentanti istituzionali, che garantiscano rinnovamento e tradizione, esperienza e prestigio, lavoro disinteressato e sforzo comune.
In questo particolare momento storico, ove tutti noi dobbiamo combattere una battaglia per la sopravvivenza, ai vertici dell’Avvocatura devono starci solo coloro che, estranei ad ogni vicenda che possa oscurarne prestigio e autorevolezza, siano in grado, senza imbarazzi, di interloquire con le Pubbliche Istituzioni, di esercitare la giurisdizione disciplinare, di garantire formazione e aggiornamento culturale alle colleghe e ai colleghi.
Il manifesto dell’A.gi.for. indica alcuni fondamentali obbiettivi, peraltro già oggetto di numerose battaglie dell’Associazione, che dovranno e potranno essere realizzati:
1. L'Ordine come istituzione a tutela incondizionata dei valori e degli interessi morali e materiali dell’Avvocatura. (Senza ipocrisia, dobbiamo diventare finalmente una vera lobby!).
2. L’accesso alla professione regolato da una riforma che garantisca meritocrazia e selezione fin dall’Università e dalle Scuole di Specializzazione, impedendo contestualmente l’iscrizione all’Albo di ex dipendenti pubblici e o magistrati pensionati e di chi voglia utilizzare percorsi alternativi e facilitati.
3. Ammissione all’esame di abilitazione solo per chi ha svolto effettiva pratica negli Uffici Giudiziari del Distretto.
4. Contribuzione previdenziale e fiscale proporzionata agli effettivi guadagni dei professionisti e in linea con la profonda crisi economica della società italiana, abrogando l’obbligo d’iscrizione alla Cassa per chi non raggiunge minimi redditi.( La permanenza nell’Albo deve essere fondata sulla competenza professionale e sul rispetto delle regole deontologiche e non sul “censo” dell’iscritto!).
5. Ripristino dei “minimi tariffari”, la cui abolizione ha determinato l’“asservimento” di tante colleghe e colleghi ai clienti “forti” ed un “mercato al ribasso” che ha avvilito la qualità della professione.
6. Sostegno concreto da parte degli Ordini per la informatizzazione degli Studi di tutti gli iscritti, in occasione del rinnovamento tecnologico e telematico del processo italiano.
7. Ampliamento delle competenze dell’aree di intervento del professionista forense: (ad esempio nella certificazione di stati, di accertamenti di situazioni di fatto, di progetti per le creazioni di imprese ecc…)
La realizzazione del programma dell’A.gi.for. può contribuire a sconfiggere il disegno in atto di trasformare l’Avvocatura in una professione con pochi grandi “studi” che gestiscono grandi affari, impostati dal potere politico-economico finanziario, e migliaia di iscritti all’Albo privi di dignità economica e autonomia professionale.
Occorre scendere in campo per risalire la china.
Restituiamoci dignità e decoro; da sempre valori dell’Avvocatura!
Carlo Testa
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L’A.gi.for. invita a votare il 14, 15, 16 luglio 2014 (dalle ore 8.30 alle ore 14.30 a Palazzo di Giustizia – Piazza Cavour) per l’elezione dei Delegati al Congresso Nazionale di Venezia:
Testa Carlo, Galeani Stefano, Abenavoli Ivana, Brandi Rita, Dal Canto Pierluca, Gargiulo Antonio, Lauro Grotto Gaetano, Leuci Maria Grazia, Polidori Carlo, Recchia Carlo, Stopponi Brarbara, Zazza Massimo.
A.Gi.For.
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