Guido Crosetto, candidato alle Europee con FdI, sceglie la metafora della ‘mani sporche’ per la sua campagna elettorale. “Vorrei la politica delle mani sporche. Le mani di quelli che lavorano il ferro, il cemento, il legno, le partite Iva. Non quella delle persone che occupano posti politici per ingrassarsi e rubare”
Le Partite IVA rappresentano lo status lavorativo di molti lavoratori. La precarietà del lavoro ha fatto si che le partite iva aumentassero . E’ forte la richiesta di tutelarle e difenderle . La pressione fiscale, divenuta ormai eccessiva, ha costituito un freno alla garanzia del lavoro sicuro, in quanto molte grandi società non assumono più a tempo indeterminato per non accollarsi il peso fiscale di un dipendente. Ne consegue che, se si vuole lavorare in un’azienda, si deve essere consulente e, pertanto, aprire una partita iva. Questo è il nuovo mercato del lavoro che occorre saper governare mediante la creazione di strumenti di informazione ed enti che consentano alle partire iva di ottenere le medesime garanzie che esistono per i lavoratori assunti a tempo indeterminato nelle aziende. Questo è quello che il sito www.sospartireiva.com si prefigge di raggiungere.
Gudo Crosetto lancia un appello affinché si prenda coscienza che le Partite IVA rappresentano la nuova prospettiva in cui si inserisce sempre più l’attività lavorativa.
“Sono in controtendenza – dichiara Crosetto – io vorrei la politica delle mani sporche. Però quelle sporche di ferro. Non di quelle che hanno rubato i soldi all’Expo. Quelli che hanno le mani sporche perché lavorano il ferro, il cemento, il legno, le partite iva. Le persone che tengono in piedi questo paese, che lo hanno costruito. Quelli che le mani se le sono sporcate perché hanno costruito la ricchezza della loro famiglia e della propria azienda, giorno dopo giorno. Nonostante la burocrazia, le difficoltà del credito, la tassazione. Questa è l’unica politica delle mani sporche che deve esistere in Italia. Non quella delle persone che occupano posti politici per ingrassarsi e rubare”.
Ufficio Stampa
Il Giornale delle Partite Iva
Biagio Maimone