Neve e valanghe, Geologi del Lazio al Terminillo per il corso sulla sicurezza territoriale nelle attività  invernali di rilevamento in montagna

Lo scorso weekend l’Ordine dei geologi del Lazio ha organizzato un interessante corso presso il Rifugio Angelo Sebastiani. Le lezioni, molto apprezzate e partecipate, seguono quelle di introduzione generale di luglio 2011, autunnale di novembre 2011 e invernale 2012

Nuovo interessante appuntamento per l'Ordine dei Geologi del Lazio, che lo scorso weekend ha organizzato il corso “La sicurezza territoriale e del geologo nelle attività invernali di rilevamento in montagna e alta montagna, con particolare riferimento alla neve e alle valanghe” presso il Rifugio “Angelo Sebastiani” al Terminillo. Davvero tanti i geologi che si sono ritrovati a Micigliano, Rieti, per seguire la “tre giorni” di lezioni, svolte egregiamente dal geologo Massimo Pecci, ricercatore nivologo e istruttore di Alpinismo, e dal geologo Tiziano Caira, libero professionista specializzato nel settore. “La nostra regione – ha spiegato il presidente Roberto Troncarelli – presenta molte zone montuose, che si estendono verso l’interno del territorio: dai Monti Sabini e Reatini ai Monti Ernici e Simbruini. Catene che a luoghi hanno condizioni di alta montagna e che in inverno sono protagoniste di ampie nevicate, aprendo così la strada al pericolo valanghe”. “Per questo motivo – interviene il consigliere dell’Ordine dei Geologi, Dario Tufoni – corsi come questo sono utili a fornire elementi di conoscenza specifica dell’ambiente, dei processi e della morfodinamica crio-nivale, nonché degli elementi di rischio naturale derivanti dalle valanghe, che si presentano durante la stagione invernale al fine di prevenirne e minimizzarne gli effetti”.

Il Geologo è il professionista per eccellenza nel valutare le diverse problematiche che partecipano all’attivazione di un evento franoso; interazione tra la geologia e la morfologia del suolo, tra la pendenza e l’esposizione del versante, con la climatologia, il tutto annesso ai processi di metamorfismo nivale. Il corso, svoltosi da venerdì 11 a domenica 13 aprile, segue quello di introduzione generale di luglio 2011, autunnale di novembre 2011 e invernale 2012, ed è stato particolarmente apprezzato da quei professionisti che si trovano a frequentare per lavoro l’ambiente di montagna e per la progettazione di opere di difesa dalle valanghe: “Anche per questa tematica geologica il principio di prevenzione è fondamentale – rimarcano ancora i geologi del Lazio -. E non a caso le lezioni si sono incentrate anche su elementi e valutazioni a favore di scelte e comportamenti all’insegna della sicurezza nello svolgimento delle attività di rilevamento e tipiche del geologo”. Sono stati presentati inoltre i metodi per il rilievo delle caratteristiche meccaniche della neve al suolo, per la realizzazione del profilo del manto nevoso al fine della valutazione della stabilità dello stesso. Sono oltre 100 i geologi che sono stati formati. Moderni professionisti capaci di supportare le amministrazioni montane e dei comprensori turistici nella programmazione e pianificazione di nuovi interventi o di garantire la sicurezza in quei luoghi, a rischio, laddove gli interventi antropici sono già presenti.

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