L’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme viene ricordata il giorno della Domenica delle Palme. Questa giornata, che precede di una settimana la Pasqua, dà inizio alla Settimana Santa.
Come la folla gioiosa accolse l’ingresso di Gesù nella capitale della Giudea così, a distanza di secoli, una moltitudine di persone giunge a Positano per seguire la processione religiosa che ogni anno si ripete e che celebra il mistero della morte e della resurrezione di Nostro Signore Gesù.
Le principali vie di accesso al paese pullulano di fedeli che arrivano dalle zone limitrofe, ma anche da Napoli, per assistere a questa toccante e simbolica manifestazione. Numerosi anche i turisti che rimangono rapiti da questo fuori programma che catturano con i loro smart phone o tablet.
Nonostante il periodo di bassa stagione, gli alberghi, per questa ricorrenza religiosa, fanno registrare il tutto esaurito. In questa domenica particolare rimangono, fino all'imbrunire, tutti tassativamente aperti. Dalle boutique di Positano, alle pasticcerie, ai negozi di maioliche vietresi, ai ristoranti ed ai preziosissimi garage privati. E’ tanta la gente che sembra di essere nei mesi di luglio e agosto quando è davvero un’impresa poter passeggiare per la cittadina come naturalmente poter percorrere la sua incantevole costiera, patrimonio mondiale dell’umanità.
Sventolano i ramoscelli di ulivo decorati a mano con fiori e confetti. Sono sorretti dalla folla che converge verso la bella Piazza dei Mulini sulla quale affaccia la piccola Chiesa della Madonna del Rosario. Lì la processione si ferma per ricevere la benedizione dal parroco e poi si scioglie. Lentamente la gente si disperde tra le viuzze un tempo percorse dall’imperatrice Soraya e da Jacqueline Kennedy Onassis. Sventolano i leggeri abiti in lino esposti all'esterno delle botteghe artigiane per attirare il cliente. Dall’alto del paese la gente è sospinta verso il basso. Lì si trovano le spiagge di Marina Grande e di Fornillo, con i suoi ristoranti e il mare. Nel percorso che porta a valle, forte è l’odore di cedro che viene sprigionato dai negozi che vendono limoncello e essenze come forte è la tentazione per il visitatore di assaporare la celebre delizia al limone, il babà oppure la sfogliatella nella variante guarnita di crema pasticcera e di amarene, dedicata a Santa Rosa.
Raggiunto il mare, se il turista volge lo sguardo verso la parte alta del paese, rimane sopraffatto dalla bellezza di Positano che assomiglia ad un presepe costruito nella roccia.
Verso il pomeriggio i fedeli si riuniscono, per la messa, nella grande chiesa di Santa Maria Assunta, la cui cupola è interamente realizzata con le maioliche di Vietri di colore giallo come il sole e verde come la lussureggiante vegetazione.
La giornata sta volgendo al termine e Positano inizia a svuotarsi. I fedeli, giunti dai paesi vicini, si incamminano verso casa, con le loro palme benedette, mentre i turisti rientrano negli alberghi. L’indomani, non ancora sazi della bellezza di questo luogo, andranno ad ammirare le altre località di cui è costellata la costiera amalfitana. Rimarranno senza parole alla vista di Furore e del suo fiordo, della magnificenza dell'antica Repubblica Marinara di Amalfi e del pittoresco comune di Atrani, il più piccolo per estensione in Italia, di Ravello e delle sue ville, di Minori e di Maiori, del borgo di Cetara e di Vietri sul Mare.