Roma, 2 aprile 2014. Le autorità di Taiwan hanno chiuso la loro disponibilità ad importare olio extra vergine di oliva prodotto ed imbottigliato in Italia a causa di dosi elevate di Clorofillina Cuprica. Analoga chiusura c'è in relazione all'importazione del riso italiano, in particolare quello prodotto in Abruzzo, a causa della presenza di quantità eccedenti quelle consentite di pesticidi. Il senatore Antonio Razzi, da sempre impegnato nel difendere e proporre il made in Italy nel mondo, in qualità di primo firmatario insieme ai senatori MINZOLINI, GIBIINO, PELINO, MALAN, ALICATA, D'AMBROSIO LETTIERI, ZIZZA, PERRONE, GALIMBERTI, ARACRI, G. SERAFINI, BRUNI, CARRARO, PICCINELLI, SCOMA, ha presentato al Ministro dello Sviluppo Economico una interrogazione nel merito. E' urgente, ha dichiarato il senatore Razzi, che il Governo intervenga immediatamente per ripristinare al più presto le condizioni di esportabilità a Taiwan dei nostri prodotti italiani. Ciò rappresenta un grave vulnus non solo per l'economia del nostro paese, ha aggiunto, ma soprattutto un danno grave ed ingiusto che va a minare l'immagine e la qualità del made in Italy nel mondo dove invece l'Italia non solo eccelle ma non teme alcun confronto sui mercati.
Interrogazione orale con carattere d'urgenza ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento
Al Ministro dello Sviluppo Economico
per sapere, premesso che:
– a causa ufficialmente dell'accertamento di dosi non consentite del colorante “Clorofillina Cuprica” nell'olio etichettato “extra vergine di oliva”, Taiwan da alcuni mesi ha vietato le importazioni di olio prodotto e imbottigliato in Italia;
– la motivazione del divieto sembra generata da un diverso criterio di valutazione, da parte taiwanese, rispetto ai criteri europei, delle analisi chimiche effettuate sull'olio;
– a seguito di un incontro tra esperti chimici italiani con i colleghi tecnici del Ministero della Salute di Taiwan, l'ufficio ICE di Taipei ha comunicato che il Governo taiwanese avrebbe accettato le analisi chimiche sulla “Clorofillina Cuprica” solo ed esclusivamente se effettuate dalle ASL italiane e non da altri laboratori europei;
– a quanto consta alle ditte interessate e gravemente danneggiate dal divieto in essere, sembra che le ASL non svolgessero in proprio tali analisi ma si rivolgessero a laboratori in altri paesi europei;
– delle 7000 tonnellate di olio di oliva annualmente importate a Taiwan, per un valore stimato di circa 62 milioni di euro, una quantità tra il 50 e il 60 % era proveniente dall'Italia;
– al problema dell'olio si è aggiunto quello del riso la cui importazione dall'Italia è stata anch'essa bloccata a Taiwan, con specifico riguardo a quello prodotto in Abruzzo, per una controversia sui limiti consentiti alla presenza di pesticidi,
per quale motivo non si sia ancora riunito, in questi mesi, il “Foro italo-taiwanese di cooperazione economica, industriale e finanziaria” che rappresenta la sede appropriata di discussione, tra il nostro Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Economia di Taiwan, per chiarire con la controparte taiwanese i problemi qui richiamati che, a parere degli interroganti, richiedono urgentemente, da parte del Governo, tutti gli interventi necessari finalizzati a ripristinare al più presto le condizioni di esportabilità a Taiwan dei nostri prodotti alimentari.
RAZZI, MINZOLINI, GIBIINO, PELINO, MALAN, ALICATA, D'AMBROSIO LETTIERI, ZIZZA, PERRONE, GALIMBERTI, ARACRI, G. SERAFINI, BRUNI, CARRARO, PICCINELLI, SCOMA
　
Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
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