Ieri sera, sul finire dell'Assemblea Capitolina, abbiamo incontrato in Aula una troupe de Le Iene, guidata da Filippo Roma. Con lui abbiamo scambiato alcune battute, riprese dalle loro telecamere. Di seguito riportiamo, a memoria, quanto ci siamo detti.
Filippo Roma (FR): “Ma è vero che alcuni consiglieri hanno speso oltre 100.000 euro per la propria campagna elettorale? Eppure ora guadagnano circa 1500 euro al mese…”
M5S: Ne siamo sorpresi anche noi, anche perché dalle dichiarazioni dei redditi risulta che alcuni di loro siano sotto i 30.000 euro annui.
FR: “In che modo i consiglieri possano rientrare di queste cifre iperboliche spese durante le campagne elettorali?”
M5S: Di certo in modo lecito, come denunciava il consigliere di maggioranza Magi, destinando cifre ad associazioni o progetti locali, vicini al consigliere. Non abbiamo invece evidenza di comportamenti illeciti: li avremmo certamente denunciati alla Procura della Repubblica.
FR: “Ma allora ci sono consiglieri a libro paga dei poteri forti?”
M5S: Ci sono certamente delle convergenze tra alcune istanze di una parte del mondo imprenditoriale e l'operato di alcuni consiglieri: questo, di per sé, non rappresenta un reato ma una questione politica a nostro avviso preoccupante, deleteria per Roma.
FR: “Grandi responsabilità, grande potere, pochi soldi…”
M5S: Come diceva l'uomo ragno, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Una responsabilità che ci impone prima di tutto un comportamento etico, a prescindere dalla retribuzione.
FR: “Ok ma per voi M5S (che invece avete speso meno di 1000 euro in 4 per la campagna elettorale, ndr) 1500 euro al mese sono pochi?”
M5S: 1500 euro al mese possono essere tanti o pochi a seconda della propria condizione economica e della numerosità della famiglia. Ma sono dettagli irrilevanti: per noi M5S vale la regola “nazionale” del limite dei 5000 euro lordi, che di certo non superiamo e che non supereremo mai.
Forse un'anomalia c'è: discutiamo e votiamo delibere da centinaia di milioni di euro, per non parlare del Bilancio (7 miliardi di euro) e guadagniamo un quinto di un consigliere regionale. E non parliamo dei municipali…
Tuttavia, con l'attuale crisi, sarebbe profondamente ingiusto lamentarsi di queste cifre: siamo in una città sempre più in sofferenza dove per molte famiglie anche uno stipendio fisso sta diventando un miraggio.
Ci siamo lasciati dandoci appuntamento per una nuova intervista, sempre sui tempi caldi del Comune.
“With great power comes great responsibility”
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