IL PUNTO di Marco Zacchera n. 479 del 15 febbraio 2014

Cari amici del PUNTO,
dunque Matteo Renzi ci prova e staremo a vedere, mentre in Piemonte è stato
sciolto il consiglio regionale e la FIAT, incassato quanto possibile dagli
italiani, salpa fiscalmente per altri lidi.
Sul piano locale un altro Matteo – ma che di cognome fa Marcovicchio –
interpreta bene lo stile a destra della “nuova politica”…
Buona lettura – in calce o in allegato – e grazie a chi mi invierà nuovi
indirizzi di lettori de IL PUNTO.
Marco Zacchera

IL PUNTO di Marco Zacchera n. 479 del 15 febbraio 2014
SOMMARIO:– E ADESSO RENZI! – PIEMONTE: SENTENZA POLITICA – STILE FIAT –
ELEZIONI A VERBANIA – NUOVI INDIRIZZI

ARRIVA RENZI, COSA CAMBIERA’ ?
Viviamo in uno strano paese. Neppure 24 ore dopo che il premier Enrico Letta
aveva presentato “urbi et orbi” il suo programma di rilancio per l’Italia da
qui al 2018 eccolo silurato ed affondato da Matteo Renzi, che solo pochi giorni
fa sosteneva “ Con me ai vertici del PD Letta è più forte”.
D'altronde lo stesso Letta insisteva “Non mi dimetterò”, cosa che ha
puntualmente fatto due giorni dopo averlo strenuamente dichiarato. Anomalie di
un Partito Democratico che ora punta tutto su Renzi e cannibalizza uno dopo l’
altro tutti i suoi suo leader, sport cui nel recente passato si è ampiamente
distinto.
Immaginatevi che cosa potranno pensare di noi i ricchi sceicchi arabi che solo
ad inizio settimana ricevevano Letta con tutti gli onori e che l’hanno visto
distrutto in tre giorni: si potranno mai fidare degli italiani?
La confusione è massima visto che dovremmo essere una repubblica parlamentare
ma entrambe le attuali vedettes della politica italiana, Renzi e Berlusconi,
non siedono in parlamento e anche questa è un’altra anomalia soprattutto visto
che siamo al 3° governo di fila condotto da persone non scelte per via
elettorale: ma la sovranità non apparteneva al popolo? .
Dunque, Renzi. Gli vanno fatti comunque gli auguri e non resta che vedere che
cosa, concretamente, sarà capace di fare tenendo conto che l’Italia è stremata,
che è difficile fare peggio ma che nello stesso tempo – ove anche l’immagine
del giovane leader dovesse tramontare – presto saremmo nel buco più nero. Renzi
eredita una situazione drammatica per cui non basterà la sua “smisurata
ambizione” a risolvere i problemi, ma è anche l’unico ad avere teoricamente le
carte in mano per rovesciarla: maggioranze blindate in parlamento, indubbio
appeal personale, faccia nuova in una politica asfittica…non ci resta che
vederlo davanti alla prova dei fatti.

REGIONE PIEMONTE: SENTENZA POLITICA

Le sentenze si rispettano, ma in democrazia si può ancora protestare ed io
quindi come cittadino piemontese protesto e denuncio come squisitamente
“politica “ la decisione di sciogliere il consiglio regionale del Piemonte.
Con una brevissima udienza il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il
ricorso del presidente Cota e – dando ragione al TAR – ha annullato le elezioni
del 2010. Difficile peraltro che decidesse in modo diverso visto che il caso è
stato affidato alla stessa 5a sezione che già in passato si era espressa “pro
TAR” e che quindi difficilmente avrebbe sconfessato sé stessa.
Tutti a casa, quindi, il voto di milioni di persone non è contato nulla,
quelli che hanno votato “Pensionati per Cota” erano tutti evidentemente dei
cittadini cretini perché NON volevano votare Cota come presidente (logica
aberrante e contro ogni buonsenso) e poiché quella lista è stata presentata con
firme non debitamente autenticate “non esisteva” e quindi 27.000 cittadini non
sono stati solo dei cretini, ma sono anche diventati dei fantasmi.
Infine un’ulteriore presa per i fondelli sono le dichiarazioni dell’ex
presidente Mercedes Bresso, la presidentissima ai tempi della sinistra che
tuona “finalmente giustizia è fatta”. Bene, allora si ricandidi Lei alla
presidenza della Regione, cara la mia Bresso, visto che – Magistrati o no – nel
2009 si era preso una bella intronata (ho cambiato il termine in uso per
questioni di buon gusto) dal corpo elettorale. Invece no, Chiamparino è già in
pista sicuro del successo e la Mercedes (Bresso) resterà rottamata, ma con i
piemontesi che nel frattempo si sono probabilmente dimenticati dei disastri che
con lei la sinistra aveva combinato. Speriamo di no, anche perché quei danni li
stiamo ancora pagando e comunque si è già visto come sono finite certe “gioiose
macchine da guerra”…

STILE FIAT

Che la Fiat di Marchionne abbia formalmente lasciato l’Italia e trasferito all’
estero sede e recapiti fiscali ha tenuto poco banco sui media italiani che
hanno trattato la faccenda come un dato tecnico e poco di più. Peccato così che
pochi abbiano sottolineato una grande verità e cioè come la FIAT per decenni
abbia spolpato l’osso Italia per tutto quanto possibile – dai contributi di
stato alla cassa integrazione – e poi, digerita la “ciccia”, se ne sia andata.
Una volta di più vince il capitalismo del “I miei costi e i debiti cerco di
farli pagare agli altri, gli utili me li tengo io” che in casa Agnelli sono
buona regola dai tempi dei bisnonni. Pensate per un attimo se il “sistema
Italia” fatto da milioni di piccole imprese avesse avuto le stesse possibilità
di credito e finanziamenti di FIAT negli ultimi decenni… Credo che il nostro
paese sarebbe già da tempo fuori dalla crisi

ELEZIONI A VERBANIA

Da tempo sostengo prudenza con la candidatura a sindaco di Verbania per il
centro destra di Marco Parachini che non ritengo adatto al ruolo e propongo
delle primarie per la scelta del candidato. Quello che segue è tratto
testualmente dal comunicato redatto dal mio giovane ex assessore Matteo
Marchiovicchio, fortemente vicino a Valerio Cattaneo

…”C’è chi tenta azioni disperate provocando finti dibattiti sui media e non
nelle sedi e con le persone opportune. Del resto chi si oppone ossessivamente a
Parachini e a chi lo sostiene, sono singole persone. Enrico Montani è un
militante della Lega (Montani è stato deputato e senatore della Lega fino al
febbraio 2013 – ndr) e non il suo segretario. Marco Zacchera rappresenta solo
se stesso. Autosospesosi dal PDL, ammiccante al Nuovo Centro-Destra ma vicino
idealmente a Fratelli d’Italia sta con tutti e con nessuno, compreso il Centro-
Sinistra. Dice che è il momento di andare oltre gli schieramenti, ma tenta di
accreditarsi come padre nobile del Centro-Destra. La sua decisione di
dimettersi e interrompere il mandato conferitogli dagli elettori, presa al di
fuori dei partiti e contro i partiti della coalizione lo estromettono da ogni
ruolo attivo. Stupisce anche che ogni sua esternazione, priva di ufficialità,
venga dai media interpretata come voce autorevole…”
Verbania 11.2.2014 – Nuovo Centro-Destra con Alfano – Matteo Marcovicchio

Al giovane rampante yuppie Marcovicchio, La Lega Nord e Fratelli d’Italia
hanno già risposto con comunicati esaustivi.
Personalmente per ora mi limito a riportare il suo comunicato perché il piglio
saccente, la stoffa arrogante e fuori dai tempi fanno da corollario ad una
candidatura calata dall’alto e credo che ogni lettore nel leggere un comunicato
del genere possa farsi una propria opinione dei rischi che il centro destra
stia correndo considerando che da sempre le “primarie” sono segno di democrazia
e di ascolto mentre Marcovicchio risponde tentando di screditare la
credibilità delle persone, attività che a quanto pare lo impegna più che la
politica.
Verrà il momento per affrontare anche questo delicato aspetto. Grazie comunque
a Matteo per la riconoscenza, ma soprattutto perché così tutti adesso possono
capire lo stile, i metodi, la “stoffa” e le smodate ambizioni di certa gente
che avevo intorno.

NUOVI INDIRIZZI

Rinnovo un appello ai lettori de IL PUNTO: Scrivo settimanalmente queste
righe con impegno, cerco di fare riflettere e di interessare, ma vorrei che
queste note andassero ad un numero sempre di maggiore di lettori.
PER FAVORE INVIATEMI QUINDI NUOVI INDIRIZZI DI PERSONE DI VOSTRA CONOSCENZA
CHE POTREBBERO ESSERE INTERESSATI ALLA LETTURA!
E’ un modo concreto per manifestarmi simpatia ricordando che chi vuole
cancellarsi in ogni momento ha solo da comunicarlo e la cancellazione poi
avviene in modo automatico.
Questa grande “famiglia” de IL PUNTO (composta oggi da circa 16.000 lettori)
potrà avere anche un suo peso elettorale e politico – o anche solo di cittadini
che vogliono pensare con la propria testa – solo se diventerà sempre più
numeroso. Elenchi di indirizzi di colleghi, famigliari, amici, soci di un
vostro club: sono tutte idee per per mettere insieme indirizzi. GRAZIE A CHI
ASCOLTERA’ QUESTO MIO APPELLO E CI PERMETTERA’ QUINDI DI ESSERE ANCORA PIU’
ATTENTI E VIVACI ma soprattutto testimoni il più possibilmente imparziali del
nostro tempo. Grazie della collaborazione!
Per contatti scrivetemi all’indirizzo marco.zacchera@libero.it mentre i
numeri arretrati de IL PUNTO sono su www.marcozacchera.it Cerco di rispondere
sempre con puntualità ed attenzione!

UN SALUTO A TUTTI
! Marco
Zacchera

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