SMI-LAZIO: SOTTOSCRITTO, IN REGIONE, IL DECRETO PER LE “CASE DELLA SALUTE” (CDS)

ACCOLTE LE ISTANZE AVANZATE DALLO SMI: TUTTI I MMG POTRANNO PRESTARE SERVIZIO NELLE CDS, SENZA ALCUN OBBLIGO

A BREVE UN’ACCELERAZIONE DEL TAVOLO TECNICO DEDICATO ALLE CRITICITA’ DEI SISTEMI INFORMATICI

ANCORA NESSUNA CORSIA PREFERENZIALE PER I MEDICI PRECARI

(Roma, 29 gennaio) – Tutti i medici di medicina generale potranno prestare servizio nelle “Case della Salute” (Cds), senza alcun obbligo. Inoltre, il Tavolo tecnico incentrato sulle criticità insite nel sistema di informatizzazione regionale, (svoltosi lo scorso 14 gennaio), avrà una ulteriore accelerazione. Mentre, non è stata ancora individuata alcuna corsia preferenziale per i medici precari. Questi alcuni punti contenuti nel Decreto del Commissario ad Acta (Dca) relativo alle “Case della Salute”, sottoscritto questa mattina presso la sede della regione Lazio.

«Siamo moderatamente soddisfatti», dichiara Paolo Marotta, vice-segretario Smi-Lazio, che aggiunge: «Si tratta di un primo passo verso quella innovazione indispensabile per rendere funzionale ed efficace il sistema delle cure territoriali. Con l’approvazione di questo Decreto inizia, infatti, la prima fase per l'avvio del progetto: “Case della Salute”; in cui potranno lavorare, su scelta volontaria, tutti i medici di medicina generale; fattore determinante per garantire una migliore qualità dell’assistenza sanitaria».

Secondo Paolo Marotta non mancano, però, alcune criticità; tra cui quella dell’ormai cristallizzato precariato. «Non è stata ancora stabilita una strategia per far si che i medici, giovani e precari, possano avere una corsia preferenziale per prestare servizio nelle “Case della Salute”. Auspichiamo che questo avvenga al più presto, poiché riteniamo basilare l’apporto di professionisti ancora troppo all’ombra di un meccanismo obsoleto e farraginoso». Quindi, Paolo Marotta, conclude: «In attesa di soluzioni relative alla spinosa questione del precariato, ci auguriamo che la Regione Lazio investa in maniera significativa nell'informatizzazione; elemento imprescindibile per il successo di un progetto ambizioso come quello delle “Case della Salute”, che punta a rinnovare strutturalmente il comparto della Medicina Generale. Auspichiamo dunque che, raggiunti gli accordi, seguano i fatti».

Ufficio Stampa Smi-Lazio

Elisabetta Menga

349/ 21.19.335

elisabettamenga@gmail.com

www.smilazio.org

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