Venerdì la sede del Consiglio Regionale del Lazio è stata sconvolta dalla pubblicazione della lista dei vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali. Un documento da noi richiesto e da noi passato al Corriere della Sera per attirare l'attenzione dell'Opinione Pubblica nazionale sullo scandalo vitalizi, missione riuscita a giudicare dallo spazio che la questione sta ottenendo sui media generalisti nazionali.
La questione dei vitalizi è stata sollevata dal M5S Lazio fin dal giorno del suo insediamento, ogni volta ci hanno risposto che era un diritto “acquisito” e che non si poteva formulare una norma retroattiva.
Adesso a via della Pisana tutti si indignano a mezzo stampa perché hanno scoperto che un terzo del bilancio del Consiglio se ne va per pagare i privilegi di quelli che hanno spolpato la regione e sono ancora vivi, fanno grandi proclami e provano, con risultati scarsi, a mettere la loro bandiera su una proposta contro cui hanno votato in aula in più di un'occasione.
La nostra proposta da presentare nella discussione del collegato del bilancio è praticamente pronta, si basa su pochi punti ma chiari: divieto di cumulo e passaggio al contributivo, perché 12.000 euro mensili sono uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini che con le loro tasse provano a non far affondare il Lazio e l'Italia.
Siamo pronti a discuterne con tutti, colleghi consiglieri volenterosi e esponenti della società civile.
L'ora è giunta, il vitalizio deve morire.
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