L’interrogativo può apparire provocatorio; ma non più di tanto. Col nuovo anno, i nostri problemi restano ancora tutti e, forse, si complicheranno proprio per la mancanza d’impegno politico per ridarci, almeno, parte di quello che c’è stato tolto. In Italia è più facile “fallire” che “rinascere”. Per la scienza di Governo, preferiamo lasciare a ciascuno i propri convincimenti. Se dovessimo prendere in esame i contenuti del Patto di Stabilità 2014, potremmo perderci per strada. Troppe le questioni ancora in sospeso. Poche le realtà sulle quali poter far conto. Gli stessi sono chiamati a pagare. Con la poca chiarezza di sempre. Quanto conta, allora, la politica nel Bel Paese? Quanto la fanno valere i suoi “sostenitori”. Non necessariamente quelli di una “Maggioranza” sempre meno credibile. Tra l’altro, sembrano farsi strada le “promesse”. Non vorremmo che fossero, le solite, da “marinaio”. Pur continuando ad evitare di “schierarci”, per libera scelta, non intendiamo restare indifferenti a fronte di un deterioramento sempre più diffuso della nostra realtà sociale. A pagare sono costantemente gli “stessi”. Gli “altri” riescono a cavarsela e l’Italia non riesce a risollevarsi. Da noi è l’incertezza a vincere e ci chiediamo, ancora una volta, il perché. Ciò che è evidente resta una serie di ripercussioni socio/economiche che logorano anche le più granitiche volontà. Essere coerenti resta, in ultima analisi, il nostro unico obiettivo. Queste, poche, considerazioni le scriviamo a fronte di una situazione nazionale sempre meno ammissibile. “Politicamentecorretto” è per il dialogo. Aperto ed incondizionato. Meglio rendere pubbliche le delusioni, che”annegarci” dentro. E’ un invito, esplicito, per sapere anche del pensiero di chi ha la pazienza di leggerci.
Giorgio Brignola