A Piazza Navona tra magia e nostagia

I pittori e i ritrattisti lasciano la piazza e al loro posto arriva il tradizionale mercatino natalizio che andrà via, come ogni anno, il giorno dell'Epifania.
Le bancarelle ricalcano fedelmente la sua caratteristica forma ovale sulla quale un tempo sorgeva lo Stadio di Domiziano.
Su questo straordinario scenario, che rapisce il visitatore, affacciano gli antichi palazzi nobiliari e la chiesa di Sant'Agnese in Agone.
Una giostra a cavalli, montata sulla piazza, e il gioco del tiro ai barattoli, allestito in alcuni stand, rievocano quell'aria di festa che si respira ancora oggi nelle sagre paesane. Il ricordo di quell'atmosfera, lontana dalle città metropolitane, è reso ancora più nitido dall'odore dello zucchero filato e delle ciambelle fritte e dal sapore del croccante che è un dolce tipico della stagione fredda e semplice da eseguire. E' portato dagli ambulanti nei mercatini e nelle fiere insieme alla mela stregata caramellata, altro gustosissimo dolce.
Sapori e odori che sembravano perduti rivivono ogni anno a Piazza Navona che, insieme al suo mercatino, continua ad esercitare la sua magia e ad alimentare la tradizione.
Ma anche le numerose altre mercanzie esposte sulle bancarelle risvegliano ricordi lontani e nostalgie del passato: i giocattoli di ogni tipo, gli addobbi natalizi, la calza della Befana e soprattutto i presepi, con le statuine, con le più svariate minuterie e con gli accessori elettrici e meccanici. Come non rimanere colpiti dagli stand dei venditori di presepi. E' impossibile per un bambino come per un adulto non subire l'attrazione della Natività di Gesù rappresentata dai pastori, dagli angeli, dai viandanti, dai re magi, dalla stella cometa e naturalmente dalla capanna in sughero! In passato erano in molti, oggi, con l'austerity, ne saranno rimasti una decina, alcuni dei quali, ben prima della fine dell'anno, avevano già abbassato le saracinesche dei loro banchi. Chissà se per colpa della crisi economica! E non deve passarsela bene neanche la Befana, in giro per il mercatino per una foto ricordo, lei che un tempo aveva addirittura una casetta sulla piazza!
Sulle stradine di accesso a quello che fu il Circus Agonalis è possibile farsi leggere la mano e i tarocchi in diverse lingue. Chissà che il futuro non sia migliore!

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