Cominciamo dalle criticità: non è stato finora possibile, data la complessità del contesto, trovare una soluzione definitiva al problema dell'IMU per gli italiani residenti all'estero. L'emendamento approvato alla Camera, che prevede la possibilità per i Comuni di concedere detrazioni fiscali agli iscritti all'AIRE attingendo al fondo nazionale, corrisponde nella migliore delle ipotesi a un segnale di buona volontà, che considero del tutto insoddisfacente. Altrettanto inaccettabile è la soppressione delle detrazioni per i carichi familiari del personale a contratto impiegato nella rete diplomatico-consolare. Inoltre, non siamo riusciti a correggere una misura nociva per l'economia italiana contenuta nel Decreto del Fare, vale a dire l'abrogazione del rimborso dell'Iva alle agenzie turistiche per i flussi provenienti dai paesi extra-europei: una decisione che regala un indebito vantaggio ai nostri principali concorrenti, quali Francia, Spagna, Portogallo. Purtroppo i risultati positivi raggiunti al Senato nella prima lettura della Legge di Stabilità, con l'approvazione dell'emendamento che ha sbloccato 5 milioni di euro sui capitoli di spesa per gli italiani residenti all'estero nel bilancio del MAE, sono insufficienti.
In ragione di questi problemi, i Senatori del collegio estero (oltre al sottoscritto, Aldo Di Biagio, Francesco Giacobbe, Fausto Guilherme Longo, Renato Turano, Claudio Zin), che desidero ringraziare per la collaborazione e l'impegno profuso, avevano deciso di non votare il decreto IMU-Banca d'Italia, nel quale si contava di porre rimedio ai problemi sollevati, e di non partecipare al voto di fiducia sulla Legge di Stabilità.
Vista la decisione del Senato di rinviare a Gennaio la discussione del decreto IMU-Banca d'Italia, e considerata la volontà espressa dal Governo di trovare una soluzione ai problemi delle detrazioni per i carichi familiari per i contrattisti del MAE e del rimborso Iva per le agenzie turistiche, insieme agli altri senatori del collegio estero abbiamo deciso di votare la Legge di Stabilità.
Ieri sono stato accusato dal “Giornale” di “difendere la casta degli italiani all'estero”, cioè, dal mio punto di vista, di esercitare correttamente il mio dovere di rappresentante del popolo nelle istituzioni: li ringrazio. Man mano che si affrontano i problemi, si scopre che dietro alla cosiddetta casta politica si nascondono tutte le altre caste, strenuamente impegnate a difendere i propri privilegi. Perciò dico che i rischi veri che corre questo governo sono fuori dal Parlamento, nei ministeri, nell’arrendevolezza di fronte ai mille conservatorismi che non si curano dell’interesse nazionale.
Spesso si fanno facili ironie sui rinvii, ancor più facili promesse quando non si ha l’onere di mantenerle, ma in questo caso, lavorando nella giusta direzione, Governo e Parlamento insieme, potremo evitare palesi ingiustizie e continuare a lavorare per il futuro del Paese.
Roma, 23 dicembre 2013
Sen. Claudio Micheloni
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