Bene, ma è solo l'inizio!
L'attendevamo da settimane. Finalmente sono nati i gruppi parlamentari denominati “PER L'ITALIA”:
· al Senato della Repubblica è formato da 12 componenti su 21 di Scelta Civica;
· alla Camera dei Deputati da 20 componenti su 47 del totale sempre di Scelta Civica.
Ci siamo divisi. E' triste ma inevitabile. Scelta Civica di Mario Monti è stata qualcosa di molto diverso da quel centro popolare, programmaticamente dinamico, eticamente aggressivo, d'ispirazione cristiana che volevamo. Ma da marzo ad oggi è stato poco sul piano parlamentare, il nulla sul piano politico.
Doveva essere un nuovo partito a due cifre: nei sondaggi è sempre più scivolati fino al 5/6%, la vecchia percentuale UDC del 2008. Potevamo restare da soli. Ora abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente che, adeguatamente assistita da amici di consolidato esperienza, ci porti fuori dalle secche del troppo piccolo cabotaggio nel quale ci siamo mossi negli ultimi mesi.
Dobbiamo fare un grande partito dei moderati: con chi è la domanda che tutti si fanno accennando questa prospettiva. Con chi è moderato, cristianamente ispirato, non populista ma neanche moribondo, cioè ancorato a lungaggini e metodi da Prima più Seconda Repubblica, incapace di interloquire con i soggetti spregiudicati e aggressivi che dominano la scena politica.
Cosa abbiamo di fronte? Scriveva Franco Cardini su “Il Resto del Carlino” dell'ottobre scorso: “Oggi non è la paura a prevalere bensì il disorientamento, la stanchezza, lo scetticismo, il cinismo.” E' vero prevale questo stato d'animo nei più.
E' possibile che scoppi una rivoluzione anche pericolosa ma salubre? Sempre Cardini: “Nulla di ciò è possibile in Italia dove la società civile nel suo complesso è complice di quella politica nella genesi della crisi…” Ma proprio l'assenza di radicali cambiamenti “lascia pensare che la crisi non sarà violenta ma i tempi di ripresa saranno per forza di cose più lenti.” Questo significa anche avere i tempi per costruire qualcosa di positivo e duraturo.
Ci vorrebbe un grande slancio: Renzi? Alfano? Mario Mauro? Altri nuovi leader? Non saprei, certamente qualcosa di inedito e di non scontato, qualcosa che nessuno sta prevedendo ma deve essere un fenomeno sociale e politico forte, esteso, con grandi uomini per far fronte a una montagna di problemi e a chi non ha alcun interesse a risolverli perchè con i problemi del Paese lucra consenso politico: Grillo forse ma non solo.
Luca Marconi