IL PUNTO n. 467 — del 16.11.2013

di Marco Zacchera

sommario: L'ORA DELLA RESPONSABILITA' – GIUNGLA ROMANA – VERBANIA NOTIZIE
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L'ORA DELLA RESPONSABILITA'

La vera notizia della settimana non è la spaccatura dell'ex PDL con le
continue e temo crescenti tensioni tra “lealisti” e “innovatori”, la rinascita
(o sbiadita fotocopia) di Forza Italia, un PD ondivago su tutto, Scelta Civica
che si rompe in due o l'avventura di una riunificazione a destra che viene
proposta da “Officina per l' Italia”… La vera (cattiva) notizia è che
Bruxelles ha bocciato la manovra economica italiana e non ci concede nemmeno
gli sperati 3 miliardi di euro da destinare ad alimentare il fuocherello della
potenziale ripresa.
La situazione è tale che c'è sicuramente spazio infinito per movimentare i
tifosi di ogni confessione e schieramento perchè è così facile polemizzare e
dare addosso all'avversario qualunque esso sia, ma la cosa più saggia credo sia
invece fare l'esatto contrario ovvero – in un momento di spappolamento generale
– cercare di capire e sforzarsi di vedere se e quali siano gli elementi il più
possibile unificanti tra le diverse parti politiche e che possano comunque
tenere insieme un paese che sta andando al tracollo.
Serve da parte di tutti un senso di responsabilità sconosciuto al nostro mondo
politico dove chi scrive queste cose sarà tacciato di buonismo e di mancanza di
spina dorsale, dove chi fa finta di non ascoltare gli insulti sarà considerato
un debole e – se poi non appare sgomitando in TV – conta e conterà meno di
zero, ma senza idee e sacrifici non se ne viene fuori e i sacrifici deve farli
prima di tutto una classe politica spesso corrotta, complessivamente
culturalmente insufficiente e qualitativamente scarsa.
Lo so che anche le mie sono parole, parole, parole ma se ciascuno di noi non
si sforza lealmente di fare autocritica anche personale cambiando toni, modi e
contenuti di rapporti politici fin troppo logorati non andiamo e non andremo da
nessuna parte.
Spesso non si riesce ad incidere sui vertici di comando salvo essere dei
“big”, ma ciascuno di noi – ovvero l'universo di persone normali – può cercare
di farlo almeno intorno a sé, nella propria città e nei propri ambienti.
Mi rendo conto che è un discorso diverso rispetto a quanto ho sostenuto per
tanti anni stando spesso ad urlare il mio disappunto, ma oggi è così facile
fare l'oppositore che merita rispetto chiunque si sforzi di proporre il
contrario, anche se cercare di ragionare non fa guadagnare voti o simpatie.
Si gioca infatti al contrario, prorompono e volano i “falchi” (e ci mancavano
i “falchetti”) e le colombe finiscono arrosto, le “primarie” stanno
trasformandosi in guerre di banda, chi sta bene galleggia e chi è povero
affonda sempre di più.
Perchè qui sta anche il nocciolo del problema: urlano tanti aspiranti medici
al capezzale del morente, ma nessuno propone medicine concrete. Eppure non
sarebbe difficile ritornare a dare competitività al nostro paese se finalmente
finissero i veti incrociati, il “paga tu perchè io non posso”, il “riformiamo e
tagliamo, ma io (o la mia categoria) hanno già dato” e se si capisse che la
stabilità è il bene più prezioso perchè l'incertezza e l'insicurezza danno le
ali alla speculazione, bloccando sviluppo ed investimenti.
Le posizioni politiche di ciascuno credo debbano quindi tener conto – prima
ancora del “partito” – della situazione straordinaria che stiamo vivendo e che
non migliora ma peggiora giorno per giorno.
Vale nel grande come nel piccolo e – per esempio – insisto a pensare che nelle
prossime elezioni amministrative locali si dovrebbe cercare di convergere su
programmi comuni centro-destra/centro-sinistra verificando, prima di litigare,
ciascuno quello che è proposto dall'altro per vedere se e quanto effettivamente
divergano le posizioni, lavorando su questi punti di dissenso per cercare una
intesa complessiva.
Non capisco che senso abbiano certe polemiche preconcette e perchè si dia così
spazio a questioni di minimo conto quando la realtà della politica locale è che
i comuni italiani non hanno e non avranno più soldi da spendere. Certo chi urla
ha sempre più spazio e “audience” sui media, ma pochi si rendono conto che la
politica comunale non la fa praticamente più un sindaco quanto piuttosto sia in
larga parte condizionata dal dirigente del dipartimento finanze che applica
leggi sempre più stringenti e che tolgono ogni possibile spesa discrezionale.
Se la crisi aguzza l'ingegno pensiamo allora a forme nuove di collaborazione
trasversale lasciando perdere le crociate e soprattutto senza aver paura di
fare il primo passo.

GIUNGLA ROMANA

Dai giornali di oggi si apprende che è stata annullata la prova di esame per
coprire 1.995 posti al comune di Roma perchè le buste d'esame erano trasparenti
e si poteva leggere di chi fossero i test. Premesso che il comune di Roma è in
default economico mi sfugge come si possano comunque assumere ben 1.995 persone
con l'attuale blocco del turnover e mi chiedo perchè – nell'ottica del
risparmio – quei posti non possano essere semmai coperti non con nuovi assunti
ma TRASFERENDO dipendenti da altre amministrazioni capitoline, dai ministeri o
da enti parastatali. Se è poi proprio necessario assumere altri vigili urbani
perchè non possano essere scelti tra quei militari che con la riforma della
Difesa andrebbero in aspettativa (pagata) a soli 50 anni?

VERBANIA: NOTIZIE NO SLOT

“Verbania Notizie” è un blog di notizie locali curato da volontari che hanno
deciso di rinunciare ad ospitare pubblicità di case gioco, slot e gioco
d'azzardo nonostante offerte economicamente importanti ed utili per la loro
sopravvivenza. Mi auguro che la loro decisione sia conosciuta e premiata perchè
è un esempio eticamente molto significativo e che fa il paio con quello di
alcuni titolari di pubblici esercizi della zona che si rifiutano di installare
slot machines nei propri locali pur rinunciando al guadagno diretto ed
indiretto dato da questa presenza. In una città come Verbania che è stata al
centro delle polemiche e delle proteste sui giochi (il)leciti finalmente
qualcosa si muove il che significa che il messaggio legato ad una maggiore
responsabilità non si è perso ma comincia a dare frutto. Chissà se l'idea può
essere ripresa anche in altri luoghi ed è per questo che la propongo alle
migliaia dei lettori de IL PUNTO che mi seguono in Italia e in tutto il
mondo.

Un saluto a tutti

Marco
Zacchera

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