Calamari? No, intestini di maiale! Un nuovo scandalo alimentare starebbe per scoppiare?

Dopo lo scandalo della carne di cavallo rilevato nelle lasagne industriali o che, più di recente, ha riguardato le pepite di pollo che a malapena ne contengono, il consumatore è più attento a ciò che accade nel suo piatto e il Parlamento europeo ha aperto maggiormente gli occhi sulle pratiche dell'industria alimentare. In quest’ottica, l’eurodeputata olandese Esther de Lange, incaricata della questione, ha annunciato un fatto a dir poco sbalorditivo in seguito ad una sua scoperta dopo le verifiche che ha iniziato a svolgere l’europarlamento in campo alimentare.

Alcuni calamari sarebbero infatti in realtà intestini di suini, come ha rivelato in un’intervista alla stampa olandese il membro del parlamento europeo.

È vero che è tutto buono del maiale e che non si butta nulla. Ma che servisse anche per “sostituire” i calamari, no.

Questi cosiddetti calamari che si trovano nella base di alcuni prodotti e non hanno in realtà mai visto il mare, sarebbero infatti interiora di maiale la cui consistenza gelatinosa ricorderebbe i calamari.

Secondo l’eurodeputata, numerosi supermercati in Europa venderebbero tale prodotto, ma prima di parlare di uno scandalo, spiega Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, bisognerebbe comprendere l’entità e la misura di quella che è stata preannunciata come l’ennesima frode alimentare su grande scala.

Quindi, niente allarmismi, ma solo la necessità di verifiche da parte dell’autorità di vigilanza alimentare europee e nazionali cui è rivolto anche il presente comunicato.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: