"Ariseru e oi" apre la XXIII Rassegna Cagliaritana del Teatro Etnico

Lo spettacolo “Ariseru e oi” (“ieri e oggi”) inaugura giovedì 24 ottobre, alle ore 16:30 con ingresso libero e gratuito presso la Casa di Riposo Vittorio Emanuele II nella via Valerio Pisano Loc. Terramaini a Cagliari, la XXIII Rassegna Cagliaritana del Teatro Etnico, organizzata dall'Associazione ARTE-Associazione Regionale Teatro Etnico con il sostegno dell'Assessorato Cultura del Comune di Cagliari, dell'Assessorato Spettacolo della Regione Sardegna e con la collaborazione dell'Assessorato Servizi Sociali del Comune di Cagliari.

“Ariseru e oi” è un affresco corale popolato da una ricca umanità strutturato dalla compagnia Teatro Studio con racconti e fiabe per tradurre i segni del passato e i segni del futuro della Sardegna; nello spettacolo emergono ricordi e flashback, suggestioni di luoghi come la spiaggia del Poetto di Cagliari, la lunga spiaggia africana descritta da Giaime Pintor.

La Rassegna è caratterizzata da sei appuntamenti da ottobre a dicembre, un impegnativo programma di divulgazione culturale sul territorio della città di Cagliari (casa di riposo, istituto ciechi, scuole delle periferie), a cura delle compagnie Teatro Studio, Gramsc Teatro e Humus Teatro le quali percorrono un viaggio nella drammaturgia sarda – con gli spettacoli “Ariseru e oi”, “Cuccu bellu 'e mare”, “Karel”, “Casteddu e Tacchelinu”, “Sa pratza”, “Una die” – per raggiungere un pubblico numeroso e vario: la memoria vivente degli anziani, i giovani nuovi testimoni della memoria, la sensibilità dei ciechi e dei sordi; le produzioni in scena sono il risultato dell'attento lavoro drammaturgico di Sergio Murru, Gianfranco Mazzoni e Giuseppe Podda e trovano ispirazione anche dalle opere di Michelangelo Pira, Aquilino Cannas, Giuseppe Fiori, Antonio Gramsci, Carlo Levi, Ernesto De Martino, Gino Bottiglioni. Gli spettacoli della XXIII Rassegna Cagliaritana del Teatro Etnico sono connotati dalla pluralità dei linguaggi artistici: teatro, video-teatro, documentario, verbali, registrazioni audio, comunicazione non verbale di performing art. Una contaminazione particolarmente interessante è quella elaborata per il pubblico dei “non vedenti” con il declinare della parte visiva verso una regia connotata “all’ascoltare”, al “teatro di parola”, con lo “spazio teatrale” che non si colloca nell’ambiente fisico ma nella testa; ma l'elemento pulsante della Rassegna è la lingua sarda e il “popolo sardo” nei quali il pubblico trova la sua “appartenenza” e in tal modo il teatro etnico diviene “teatro d'avanguardia” capace cioè di dare vita a nuovi dibattiti culturali ed a una presa di coscienza collettiva. La Rassegna fa parte del cartellone del Circuito Regionale Teatro Etnico dell'Associazione ARTE che valorizza autori, temi e segni e rende quindi possibile un percorso artistico di identità a partire dal “locale” per arrivare “all’universale” e dà vita ad un teatro regionale capace di raccontare vicende universali, per concorrere alla formazione culturale di una drammaturgia etnica che sia in grado di riflettere i conflitti odierni e di aprirsi al mondo.

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