Lettera aperta, per pochi intimi – “Tutte le ricchezze del mondo, a noi!”

“La chiesa cattolica, o meglio il Vaticano, è uno degli enti più ricchi al mondo. Essa controlla circa 60.350 tonnellate d’oro e ha a disposizione il 30% di tutto l’oro mai prodotto/estratto; a prezzi attuali è possibile stimare il valore di tutti questi beni ,che costituiscono il più grande tesoro di tutta l’umanità, in oltre 1240 miliardi di dollari.” – Ecco una bella “soffiata” diramata dai fratelli maggiori….

Queste le notizie “vere” che il sistema informativo deviato lascia trapelare, in modo che la gente si disamori e dica: “Questa Chiesa è troppo potente, meglio che diventi povera”. Ed è vero che è troppo potente e sarebbe meglio che diventasse povera, ma se andiamo bene a guardare la povertà del vaticano fa comodo solo ai suoi diretti concorrenti: i fratelli maggiori.

E sono loro che controllano i mezzi d’informazione e di tanto in tanto “suggeriscono” al volgo le pecche vaticane. Prima gli scandali della pedofilia, ora i lingotti d’oro… ed ovviamente anche il riciclaggio di denaro sporco che transita dallo IOR.

Al momento per il riciclaggio di fondi neri resta solo lo IOR, che ancora resiste malgrado le rogatorie e soprattutto i silenzi papali… La procura di Roma infatti ha inviato tre richieste di collaborazione giudiziaria, tra il 2002 e il 2008, per ricostruire il flusso di denaro della mafia transitato su alcuni conti segreti dello Ior. Ma la chiesa non risponde…

Povera chiesa, anch’essa come la Svizzera vittima sacrificale della sfida finanziaria mondiale in corso…

Insomma lotta senza quartiere per scardinare il potere economico (vecchio stile) del vaticano condotta dai “concorrenti” (gli stessi che invece controllano la finanza mondiale e tutte le banche centrali del mondo). La ragione è semplice: dopo la resa delle banche svizzere l’unica banca “autonoma” è rimasta quella dello IOR. Ed è vero che il vaticano è il maggior detentore mondiale di ricchezze in immobili e nasconde una quantità abnorme di oro e metalli preziosi, come abbiamo visto sopra, sia nei sotterranei vaticani che in tutte le chiese del mondo. Una ricchezza che secondo i “fratelli maggiori” deve cambiar padrone, utilizzando la consolidata tattica del “divide et impera”…

Il che significa che il vaticano sotto ricatto, per i grossi misteri e peccatucci accumulati nei secoli, si frantumerà e le sue ricchezze passeranno di mano (nella rapaci mani di chi sappiamo). Una volta effettuata la rapina e screditato il potere di convincimento delle masse della chiesa cattolica, che ancora ha un certo peso, il dominio del mondo sarà cosa fatta….

Alla fine a vincere saranno le grosse banche multinazionali, tutte in mani ebree, e la religione “unica”, quella del padre originario. Ed è facile prevederlo: chi gestisce l’emissione di denaro è in grado di influenzare ogni politica e religione mondiale. E lo stiamo vedendo con quel che è appena accaduto negli USA con la nomina di Janet Yellen, di pura razza, alla Federal Reserve Bank, che da settanta anni è nelle mani di chi sappiamo.

Ciao Bergoglio… la cosa è sicura è solo questione di tempo

Paolo D’Arpini – Semi-anarchico laico

Via Mazzini, 27 – Treia (Mc)

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