Il Giornale 28 settembre 2013
Chi difende i cittadini dalla mafia e dalla camorra?
Non è strano? Non è strano che i nostri politici di tutto parlino nei talk show televisivi, meno che di mafia, ndrangheta e camorra? Non è strano che il ministro Angelino Alfano vada in Val Di Susa, e non faccia un salto nella “terra dei fuochi”, l’area compresa tra Caserta e Napoli? Ne ha parlato ieri 24 settembre, Salvo Sottile nella sua trasmissione Linea Gialla (La7). Terra di fuochi e di veleni, di rifiuti tossici interrati, delle discariche a cielo aperto e degli incendi continui, che provocano la diffusione di sostanze tossiche con effetti perniciosi sulla salute della popolazione. Non è strano che s’inviino duecento militari in Val Di Susa e non nel meridione? Non è strano che lo Stato “difenda le sue opere”, come ha dichiarato il ministro dell’Interno, e non difenda i suoi cittadini? Non è strano?
Carmelo Dini
Risposta di Mario Cervi
Il giornalista che intitola così l’articolo: “Contro la malavita una sola via d’uscita: aiutare le autorità”, nella risposta approva il comportamento di Alfano in Val di Susa, e riguardo alla mafia scrive, tra l’altro: “Sforzi se ne fanno, le cronacge raccontano quotidianamente dell’arresto di latitanti e di sequestri milionari di beni malvitosi. Purtroppo si ha la sensazione che nel labirinto delle leggi e nel pemanere delle complicità diffuse il lavoro investigativo dia scarsi ridultati”.
Mia breve replica
Mi sembra che Mario Cervi confonda il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine, con quello della politica che, come facevo osservare, interviene tempestivamente in Val di Susa, ma non mostra altrettanto zelo nel combattere la mafia. Il titolo fa capire chiaramente l’impotenza (o la cattiva volontà?) dello Stato, che non ha vie d’uscita se i cittadini non aiutano l’autorità… Ma è ammissibile?
