Il sen Fausto Longo: “rafforzare ed allargare la democrazia in una Europa federale, una lista unitaria per sostenere la candidatura di Schulz alla presidenza del parlamento europeo.”

A San Sepolcro ( Arezzo) ad una iniziativa politica del Psi il sen Fausto Longo intervenendo la settimana scorsa sui temi rilevanti del dibattito politico in corso ha ricordato essere un obiettivo importante per l’Italia quello della elezione a suffragio universale del prossimo presidente dalla Commissione Europea.
“Il PSI- ha affermato Longo- ha già espresso la sua posizione a sostegno della candidatura del socialista Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo.
Le forze politiche progressiste italiane – ha proseguito Longo – devono impegnarsi insieme per questa candidatura che è in grado di rafforzare ed allargare la democrazia in una Europa federale, unita, di favorire l’instaurarsi di strutture di direzione politica al posto degli accordi di potere fra questo e quel paese europeo. Serve, nella costruzione della casa del socialismo europeo una definitiva ‘contaminazione’ con nuove esperienze e nuove culture democratiche, ivi comprese quelle ecologiste . In Italia – ha sottolineato Longo – vi è la necessità di aprire un cantiere politico per dar vita, alle prossime elezioni europee, ad una lista unitaria per il socialismo europeo che esprima grande forza e grande sostegno alla candidatura di Martin Schulz. Motivo di soddisfazione è l’avvenuta richiesta di adesione di SEL al partito del socialismo europeo”.
Il sen Longo ha ricordato che i programmi non sono scambiabili e si distinguono per i principi cui si ispirano.
“Come PSI- ha ricordato Longo – l’idea che abbiamo della Europa è quella di un continente dei diritti delle persone, dei loro doveri civici, del welfare e del lavoro, della libertà dal bisogno, della lotta alle diseguaglianze sociali, della crescita e del protagonismo di valori e prassi democratiche europei a livello mondiale. La fase della vita politica italiana che stiamo vivendo è molto complessa. La crisi che ci colpisce non è solo strutturale ma anche epocale. Fragilità e fattori di crisi ancora non sterilizzati si sommano fra loro. Il governo della necessità, il governo cosiddetto “delle larghe intese” , ondeggia continuamente scosso da pressioni di partito che spesso mettono in secondo piano l’interesse generale ed il bene comune. Noi socialisti vogliamo provvedimenti prioritari a sostegno del lavoro e del potere d’acquisto dei cittadini e perché sia alleggerito il peso fiscale per le imprese così colpite dalla crisi ancora in atto”
Longo si è poi soffermato sulla natura e sul ruolo degli italiani all’estero.
“In quanto socialisti- sottolinea Longo – sempre abbiamo ritenuto importante tenere insieme la madrepatria e l’Italia che esiste fuori dai confini, all’estero. I socialisti italiani al’estero sono numerosi ed attivi. Oggi poi il PSI, con la mia elezione, ha anche direttamente un rappresentante degli italiani all’estero all’interno del Senato .
Gli italiani all’estero non sono un vago riferimento di territorio ma milioni di persone in carne ed ossa, componenti di comunità attive, rispettate, riconosciute per il loro ruolo, influenti nelle società dove ormai sono integrate :persone con valori professionali, capacità imprenditoriali, peso reale nei sistemi produttivi. Persone insomma che hanno costruito lavoro, che lavorano e vivono del proprio lavoro. Quando si dice che il lavoro non è solo il mezzo per il sostentamento delle persone ma anche la ragione della dignità della persona sottolineiamo le due molle che hanno spinto l’italiano emigrato, e poi i suoi discendenti, a crescere, pur con tutte le differenze fra persona e persona,. Un formidabile “ascensore sociale” che gli italiani all’estero si sono sempre impegnati a prendere.” Parlando ad una platea dove numerosi erano gli imprenditori locali presenti Longo ha messo in evidenza come ” il tessuto produttivo della Provincia di Arezzo e di San Sepolcro in specie, per la qualità manifatturiera ed il livello della esperienza raggiunta nelle distinte filiere possa davvero suscitare un forte interesse in Brasile anche e soprattutto dal punto di vista degli investimenti. A tal fine – ha detto Longo – l’Ambasciata del Brasile in termini di consulenza e sostegno so essere totalmente interessata e disponibile. Analoghi interesse e disponibilità sono in grado di affermare esistere da parte della Fiesp e, mi permetto di aggiungere, da parte mia in quanto senatore della Repubblica italiana che vive in Brasile venendo eletto in Sudamerica. Vorrei dire, con una immagine, che mi piace pensare che la Valle Tiberina, e più in generale le vallate dell’Aretino, possano essere riconoscibili dentro il territorio del Brasile con le loro attività produttive, con il valore aggiunto della creatività di moltissime sue produzioni, con la cultura di un territorio antico, solido ed industrioso. Tutto ciò sarebbe un valore aggiunto per il Brasile ed un motivo di orgoglio in più per tutti noi italiani ed italo discendenti”. Avviandosi a concludere il suo intervento Longo è ritornato sulla situazione attuale del paese affermando come “ sul piano della costruzione del futuro del nostro paese, di fronte ai mali del presente non esiste una sola ricetta. Si può uscire dalla crisi – ha detto Longo – condannati a ripetere il liberismo che ha affossato l’Italia ed il mondo intero oppure con un’altra scelta che è possibile, che è praticabile e “che io definisco essere la scelta socialista”. Questa è la scelta- ha affermato Longo- valida in grado di trovare oggi, per l’oggi e per il domani una intesa, un nuovo equilibrio fra i coloro che producono la ricchezza, fra tutti i produttori che vivono del loro lavoro.
“Per quella scelta- noi ripartiamo- dice il senatore Longo . da quei valori di giustizia, democrazia, libertà e uguaglianza, che hanno accompagnato la storia della Repubblica, per un’Italia laica, civile e moderna. Diritti e doveri, giustizia ed equità, merito e bisogni costituiscono la fonte di orientamento del programma riformista di cui il paese ha bisogno .
Longo ha poi concluso ringraziando i presenti per l’attenzione, “ricordando che l’evento cui partecipava si svolgeva il 20 settembre, “ una data importante quanto poco ricordata dalle istituzioni: la data del completamento della fase del Risorgimento e della Unità d’Italia, un giorno di festa. Senza il 20 settembre l'Italia non sarebbe diventata un Paese laico, civile, liberale, non avrebbe avuto leggi quale quella del divorzio, l'istruzione pubblica non sarebbe mai stata gratuita ed estesa a tutti, ed esisterebbero ancora profondissime disparità fra le classi sociali.

(santi news)

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