A Bologna la storia di un meticcio in terapia comportamentale perchè uccise un cagnolino, la Cinti commenta

La responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: “Il cammino che si auspica gioverà a Slay, ed in futuro ad altri suoi simili nelle stesse condizioni, sottolinea l' importanza di considerare i nostri amici a quattro zampe meritevoli di cure più complesse di quanto ci si aspetti, e di comprendere che essi sono portatori di diritti che vanno attentamente considerati e mai sottovalutati. Se il cane assume atteggiamenti sbagliati o potenzialmente lesivi dell' incolumità dei cittadini che incontra, sarà dovere del padrone adoperarsi per una correzione positiva e tempestiva, anche con il coinvolgimento di personale specializzato, a favore e per il bene del proprio animale da compagnia e delle altre persone che abitano in una data realtà”

Bologna, 13 settembre 2013 – Il Comune di Bologna ha inviato un meticcio di nome Slay a fare una “visita comportamentale” da un veterinario specialista dell' Ausl per “valutare compiutamente l' indole del cane e correggere errori di gestione dell' animale prescrivendo metodi per un percorso educativo da effettuare con addestratore”. Ciò per la ragione che il padrone dell' animale non è stato in grado di controllare adeguatamente il suo cane, e questi ne ha ucciso uno più piccolo lo scorso 25 agosto. Secondo quanto riportato, nell' opinione del Comune un fatto come questo potrebbe reiterarsi, e “la situazione rilevata potrebbe ledere o minacciare di ledere l' integrità fisica di persone o animali e costituisce potenziale pericolo per l' incolumità degli stessi”. Di fatto è stato stabilito che d' ora in avanti il cane in questione dovrà essere condotto per strada e nei luoghi pubblici con museruola a gabbia e guinzaglio. Inoltre, potrà essere lasciato libero soltanto nelle apposite aree di sgambamento per gli amici a quattro zampe, dove dovrà comunque indossare la prescritta museruola. Appena il comportamentista incaricato di seguire il meticcio avrà fatto le opportune valutazioni in merito ad un percorso da intraprendere insieme all' animale, dovrà poi redigere una relazione da inviare al Comune “senza ritardi” e iniziare prontamente il cammino di rieducazione. Entro tre mesi, lo stesso specialista sarà chiamato a comunicare i progressi ottenuti e periodicamente un professionista si occuperà di portare avanti una ulteriore valutazione dell' animale.

Luana Cinti, esponente del movimento Italia Dei Diritti presieduto da Antonello De Pierro e responsabile per l' Emilia Romagna, a tal riguardo dichiara: “Certamente l' attenzione rivolta da parte del Comune di Bologna alle sorti del meticcio Slay in seguito a quanto recentemente accaduto, mira a porre l' accento sull'idea di un percorso di rieducazione dell' animale al centro della vicenda, pertanto non sull' aspetto punitivo o meramente sanzionatorio nei confronti del padrone, di fatto considerato colpevole di non essere stato in grado di vegliare correttamente sui comportamenti del proprio animale. A quanto si apprende, vi sono stati almeno altri due casi di cani che in seguito a fatti poco piacevoli di cui si son resi protagonisti, sono stati avviati dallo stesso Comune sulla strada della valutazione comportamentale e di una seguente rieducazione, quindi non parliamo di un fatto isolato risolto con l' emanazione di alcune disposizioni cui attenersi per evitare il ripetersi dell' accaduto. Il cammino che si auspica gioverà a Slay, ed in futuro ad altri suoi simili nelle stesse condizioni, sottolinea l' importanza di considerare i nostri amici a quattro zampe meritevoli di cure più complesse di quanto ci si aspetti, e di comprendere che essi sono portatori di diritti che vanno attentamente considerati e mai sottovalutati. Se il cane assume atteggiamenti sbagliati o potenzialmente lesivi dell' incolumità dei cittadini che incontra, sarà dovere del padrone adoperarsi per una correzione positiva e tempestiva, anche con il coinvolgimento di personale specializzato, a favore e per il bene del proprio animale da compagnia e delle altre persone che abitano in una data realtà. Ricordiamo infatti che la convivenza civile contempla il rispetto dei diritti di ciascuno,

dunque anche di un animale che mostra un'indole bisognosa di essere corretta e di ritrovare la dovuta serenità”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Emilia Romagna

italiadeidiritti@yahoo.it

http:/www.italiadeidiritti.it

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