Molti di voi mi hanno chiesto lumi per le elezioni alla Cassa. Rispondo per tutti, ritenendo che -lasciando l’incarico di Delegato appassionatamente svolto- con questo messaggio io compia il mio ultimo dovere verso di voi in tema previdenziale.
Per la insorta incompatibilità legale tra la posizione di Delegato alla Cassa e le posizioni di Consigliere dell’Ordine, Presidente, Segretario e Tesoriere, da circa sei mesi una dozzina di Delegati sono stati sostituiti, poiché quelli già in carica erano Presidenti o Consiglieri di Ordini ed hanno preferito restare tali.
Ad esempio: non sono più Delegati e sono così restati a fare i Presidenti quello di Roma e quello di Milano, sicché il Presidente di Milano non è candidato alla elezioni per il rinnovo dei Comitato dei Delegati, mentre – sorprendentemente – in una lista elettorale dell’Ordine di Roma risultano candidati il Presidente (che tre mesi fa dovette rinunciare a restare Delegato), il Segretario ed il Tesoriere.
Il Tesoriere è la Collega Donatella Cerè, che -per la mia lunga esperienza consiliare- è stata la migliore componente del Consiglio del nostro Ordine e, avendomi assicurato che correttamente resterà a svolgere le funzioni di Delegato, in tal senso optando immediatamente, lasciando il Consiglio dell’Ordine, sono sicuro che sarà eletta e le sarò grato per quanto di bene continuerà a fare per il nuovo impegno.
Nulla ho appreso sulla volontà del Presidente Vaglio e del Segretario Di Tosto di rinunciare a tali cariche per quella assai meno gratificante di Delegato alla Cassa, che di certo non è una posizione di potere.
Scommetto una cena con chi di voi vorrà che, appena proclamati eletti Delegati, Vaglio e Di Tosto optereranno …… per restare a fare Presidente e Segretario.
Ma allora, le allodole credulone non dovrebbero votare per lo specchietto.
Comunque non scrivo questo messaggio a tutti, sicché parecchi distratti voteranno in ogni caso assurdamente per la lista con Presidente, Segretario e Tesoriere, sicché -sicuramente- l’ottima Donatella Cerè per il bene nostro sarà comunque eletta e correttamente opterà per fare il Delegato.
Io voterò la lista n 3, composta da Colleghi non romani scelti nei rispettivi Fori del Lazio tra i migliori (sul piano intellettuale, culturale e morale, davvero): ho il dovere di assicurarvi che tali Colleghi non romani già hanno dato (nel quadrienno esaurito ed in quello precedente, nel quale imparavano) un eccezionale contributo di onestà rigorosissima e competenza indispensabile, anche se rimasti in minoranza.
Non si tratta di attivisti modesti e molesti, ma di persone che considero un privilegio per tutti noi che si siano impegnate diligentemente e con passione. Sono dispiaciuto che quasi nessuno di voi abbia finora conosciuto di persona tali Colleghi di grande valore: nel Foro di Roma avremmo potuto scegliere altrettanto valorosi a piene mani, ma costoro non si sognano neppure di impegnarsi e posso giustificarli, dopo quello che ho subìto io a pretendere da me un impegno istituzionale lunghissimo, febbrile e totalizzante.
Per nostra fortuna, nella lista n 3 ci sono Giulio Nevi di Latina (magari lo eleggessero Presidente della Cassa), Igino de Cesaris (intellettuale rigoroso quasi fino alla esagerazione, ma è meglio per noi), Filippo Visocchi di Cassino (limpidamente perbene e dedicato al dovere), Roberto di Francesco di Tivoli (che, pur appartenendo ad un altro campanile, tanto mi ha aiutato in modo commovente nella lotta dei miei assistiti (soltanto romani) contro le ingiuste pretese del potente CNF), oltre a Anna Maria Barbante (che ha lasciato la presidenza a Rieti per fare il suo dovere quale Delegata), Paolo Perin (bella figura di Velletri) ed altri che non conosco ma che saranno della stessa magnifica pasta.
Nel nostro mondo professionale è difficile ottenere un voto per sé e quasi impossibile procurare un voto per un altro, oltretutto sconosciuto, ma io spero per voi che votiate la lista n 3.
Spero per voi -più giovani di me- che la lista n 3-Unione Distrettuale del Lazio ottenga l’elezione del massimo possibile numero di Delegati del nostro distretto. Come al solito io non ho alcun interesse personale a riferirvi quanto ho constatato nel Comitato che lascio.
In ogni caso, Donatella Cerè, per nostra fortuna, ci sarà comunque.
In queste ore lo straordinario Papa Francesco, parlando in nome di Dio, si è consentito di arrivare a dire con fermezza agghiacciante che molte guerre si accendono soltanto a causa del mercato delle armi e dovrà a questo punto essere davvero protetto per tanto coraggio. Io sto soltanto -per il nostro, anzi, più per il vostro bene- parlando bene di Colleghi candidati che sono i migliori che ho trovato al Comitato dei Delegati.
Non sono dunque un eroe come Papa Francesco (perché al massimo qualche modesto attivista tra i candidati romani si irriterà con me), ma è tutto quello che posso per ultimo fare per voi.
Federico Bucci
Studio dell'Avv Federico Bucci
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