SOMMARIO: REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA – IL BENE DEL PAESE – VB: QUESTIONE DI STILE – A ROMA DAL PAPA
PERCHE’ HO FIRMATO PER I REFERENDUM
Non confondiamo il caso Berlusconi con la necessità di una profonda riforma della Giustizia in Italia. Per l’ennesima volta il Partito Radicale ha riproposto una serie di referendum per snellire le procedure e precisare le responsabilità in campo giudiziario. Invito i lettori a leggeri e – se condivisi – a sottoscriverli recandosi presso le segreterie dei comuni di residenza. Per presentarli occorre infatti raggiungere un milione di firme entro i primi di settembre.
Purtroppo in passato anche il voto plebiscitario degli italiani ad alcuni referendum è servito a poco visto che se c’è una cosa che in Italia non si vuole migliorare è – con lodevoli eccezioni – proprio l’organizzazione del sistema giudiziario, esattamente come la “casta” politica. Per il been di tutti, invece, credo che le cose debbano cambiare ! Ricordiamoci di alcuni dati inequivocabili:
PROCESSI PENDENTI: ci sono pendenti 5,4 MILIONI (!) di processi e se ne prescrivono 356 al giorno. La Commissione Europea ci impone di intervenire, nessuno lo fa, l’Italia è stata sanzionata innumerevoli volte.
PROCESSI TROPPO LUNGHI: Secondo l’OCSE l’Italia è il paese dove i processi sono più lunghi. In Europa i tre gradi di giudizio finiscono mediamente in 788 giorni, in Svizzera in soli 395 giorni, in Italia ci vogliono 2.920 giorni (8 anni). Per una sentenza di primo grado si intende in media 492 giorni in Italia, 289 in Spagna, 279 in Francia, 184 giorni in Germania.
COSTI : sempre secondo l’OCSE in Italia i processi costano ciascuno oltre il 200% in più della media europea
FONDI: Non è vero che la Giustizia italiana abbia pochi fondi disponibili. Gli italiani pagano ogni anno 73 euro ciascuno per far funzionare la Giustizia, la media europea è di 57. In compenso abbiamo 2,3 tribunali ogni 100.000 abitanti (in Francia 1 solo) ed ogni Magistrato italiano ha 3,7 collaboratori contro i 2,7 della Germania.
STIPENDI E MERITOCRAZIA: I giudici italiani guadagnano ben di più di tutti i loro colleghi europei: 7,3 volte lo stipendio medio di un lavoratore dipendente. Questo anche perché i Magistrati dopo 27 anni di servizio, indipendentemente dagli incarichi svolti e dai ruoli ricoperti (e ovviamente fuori anche da ogni criterio di merito), raggiungono automaticamente IL MASSIMO DELLA QUALIFICA DI CARRIERA POSSIBILE. A questo proposito ricordiamoci che non sono i Magistrati ad essere pagati con i parametri dei deputati, ma l’esatto contrario. Se si diminuisce la retribuzione ai parlamentari non si poptrebe intervenire anche per i parametri dei giudici o legando gli stipendi ai risultati? Anche perché nel 2009 il 24,5% dei Magistrati era appunto comunque al “top” della retribuzione. Un’altra anomalia è che ai fini dell’avanzamento di carriera – così come l’organo competente in via disciplinare – è il CSM. Tra il 1° luglio 2008 e il 31.12.2012 su circa 9.000 Magistrati in servizio ne sono stati valutati 2.409 e dichiarati non adeguati solo 3 (TRE!!!). Quanto alla responsabilità, alla Procura Generale tra il 2009 e il 2011 sono giunte 5.921 segnalazioni di presunti illeciti compiuti da Magistrati da parte di cittadini. Di queste 5.498 (92,9%) SONO STATE ARCHIVIATE. Solo il 7,1% delle segnalazioni sono state trasmesse al CSM con risultati prossimi allo zero. Infatti…
RESPONSABILITA’ CIVILE: la legge 117/1988 voluta dall’allora Ministro della Giustizia Giuliano Vassalli stabilì come chiedere indennizzi ai Magistrati per errori giudiziari. Dal 1988 al 2011 in Italia hanno superato i filtri iniziali 400 ricorsi (in 23 anni, ovvero una media di 17 l’anno). Di questi il 63% sono stati poi dichiarati inammissibili, il 12% sono in attesa di giudizio, il 16.5% sono in fase di impugnazione di decisione di inammissibilità e solo l’ 8,5% SONO STATI DICHIARATI AMMISSIBILI. Ciò significa che dal 1988 al 2011 ci sono stati solo 34 ricorsi ammessi, dei quali 16 sono ancora pendenti e 18 giudicati. In totale le condanne finora sono state 4 (QUATTRO!!) in 23 anni. Eravamo partiti da 5,4 milioni di processi…
Fonti: atti parlamentari – Commissione Europea – Judicial performance and its Determinants (OCSE) – Rapporto 2012 Cepej – “La democrazia in Italia” di Daniele Piana ed. Il Mulino.
PER IL BENE DEL PAESE
“Resisto, per il bene del Paese!” dichiara Berlusconi, “Per il bene del Paese, finalmente cacciamo Berlusconi” replicano i suoi avversari. “Per il bene del Paese PDL e PD sul caso Berlusconi saranno risponsabili!” sottolinea Letta. Ditemi: ma qual è “il bene del Paese?” Io credo che per prima cosa si dovrebbe riflettere sui rischi che si correrebbero a far cadere un governo che non farà molto e soprattutto rinvia quasi tutto, ma non fa peggio di un potenziale nuovo esecutivo. Circa la vicenda Berlusconi vorrei solo capire serenamente e chiaramente se il suo sia o meno un caso in cui verrebbe applicata una norma penale entrata in vigore dopo il presunto reato.
Se lo è la condanna è inapplicabile per principio giuridico, indipendentemente che il condannato si chiami Silvio Berlusconi e possa stare antipatico alla sinistra..
Se invece non lo è il condannato ne paghi e affronti le conseguenze pur con tutto il diritto di lamentarsi per il presunto torto che avrebbe ricevuto . Nel primo caso il PD non dovrebbe chiedere la decadenza da senatore del Cavaliere per presunte opportunità elettorali e soprattutto per tutelare i suoi delicati equilibri interni ma avere il coraggio di stare ai principi di legge. Se invece la posizione di Berlusconi fosse giuridicamente insostenibile le sentenze possono non piacere, ma vanno accettate ed applicate e questo deve capirlo anche il PDL. E’ possibile nel nostro paese avere una interpretazione autentica e corretta di una norma prescindendo dalla figura, importanza, stile di vita, simpatia/antipatia e opinione politica dell’imputato? Chissà…
VERBANIA: QUESTIONE DI STILE
Il Comune di Verbania ha pagato e pagherà oltre 11.000 euro di parcelle legali e spese dopo che un cittadino è stato assolto dall’accusa di aver diffamato l’ex sindaco del centro-sinistra Claudio Zanotti. E’ una vicenda emblematica di chi quotidianamente fa la morale agli altri ma non a sé stesso. Mi aspettavo di leggere in proposito dei commenti sui blog della sinistra ma c’è invece un assordante e imbarazzato silenzio, così come non fu mai commentato il fatto che lo stesso mio predecessore chiese (invano) il raddoppio della sua buonuscita a fine mandato dopo il suo licenziamento elettorale del 2009. C’è chi il sindaco lo ha fatto gratis anche dopo il termine del mandato parlamentare, c’è chi non solo ha cercato di avere una liquidazione extra, ma ha messo a carico dei cittadini anche la presunta – e smentita – diffamazione del proprio “ego”. Questione di stile.
A ROMA DAL PAPA
Alcuni amici hanno promosso un viaggio a Roma dal 23 al 25 settembre per una visita alla città e poter partecipare all’udienza generale di Papa Francesco. Partenza prevista da Verbania e da altre località del VCO. In allegato il programma e per info ci si può rivolgere al 349.6501796
Un saluto a tutti !
MARCO ZACCHERA